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martedì 25 marzo 2014

AS Roma - Torino 2-1

ROMA-TORINO 2-1

ROMA: De Sanctis; Maicon, Toloi, Castan, Romagnoli (70′ Bastos); Nainggolan (80′ Florenzi), De Rossi, Pjanic; Gervinho, Destro, Totti (70′ Ljajic).
A disp.: Lobont, Skorupski, Jedvaj, Dodò, Torosidis, Taddei, Mazzitelli, Ricci.
All.: Garcia

TORINO: Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic, Kurtic, Vives, El Kaddouri, Darmian; Cerci, Immobile.
A disp.: Gomis, Berni, Rodriguez, Vesovic, Tachtsidis, Gazzi, Farnerud, Meggiorini.
All.: Ventura

Arbitro: Bergonzi di Genova. Assistenti: Crispo e Tasso. IV uomo: Stallone
Reti: 40′ Destro, 52′ Immobile, 92′ Florenzi
Note: Ammoniti Moretti (T), Nainggolan (R), Maksimovic (T), Vives (T), Immobile (T), Bastos (R). Spettatori: 31979 (150 torinisti)

MIGLIORI: Florenzi, Totti, Toloi

PEGGIORI: Gervinho, Bastos, Ljajic


Un gol di Florenzi in pieno recupero regala alla Roma tre punti nella serata più complicata. All'Olimpico la squadra di Garcia non gioca bene ma vince lo stesso, battendo il Torino per 2-1 e portandosi a nove punti di vantaggio sul Napoli (impegnato domani a Catania) e a -11 dalla Juve capolista. Di Destro e Immobile le altre reti del match. Sì, proprio i due giovani attaccanti che si contendono un posto in Paradiso nell'estate Mondiale che sta per arrivare. Nella serata dei 700 gettoni in maglia giallorossa di capitan Totti, la squadra di Garcia soffre tantissimo contro un ottimo Torino, determinato e compatto. Non è stata sicuramente la Roma migliore della stagione. Troppo lenti e impacciati i giallorossi, soprattutto nella ripresa. Il gol di Florenzi ha fatto davvero la differenza. 

Il ritmo del primo tempo è gradevole anche se di occasioni da gol non se ne vedono molte. Il primo brivido arriva al 4' con Pjanic che cerca un sinistro dal limite facilmente controllato da Padelli. Passano due minuti e Maicon chiede un rigore dopo un contatto in area granata con Kurtic. La Roma fa la partita anche se la fluidità della sua manovra non è quella delle giornate migliori. Il Torino si difende con ordine e, quando può, cerca di ripartire in contropiede sfruttando la velocità dell'ex Cerci, piuttosto in ombra. La prima vera occasione da gol della partita arriva alla mezz'ora con Totti che sciupa malamente un cross basso di Maicon calciando addosso a Padelli. Immobile si accende poco dopo sfiorando il gol con un diagonale fuori di un soffio. Padelli si esalta al 35' negando per due volte la rete a Destro prima e Pjanic poi. E' il preludio al gol giallorosso che arriva al 42': Gervinho verticalizza per Destro che parte in posizione dubbia di fuorigioco e batte il portiere granata con un destro vincente. L'1-0 chiude il sipario sulla prima frazione. 

Nella ripresa il Torino scende in campo con tutt'altro atteggiamento, al contrario della Roma che invece si deconcentra lasciando troppi spazi di manovra agli avversari. Il pari granata arriva al 52' e porta la firma di Immobile che realizza un gol con un tiro al volo da antologia. L'attaccante del Toro si porta in vetta alla classifica dei marcatori a 17 gol, uno in più di Tevez. Il pareggio complica i piani di una Roma troppo lenta ed impacciata. Nainggolan ha una chance di testa su cross di Maicon ma non inquadra lo specchio. Le ripartenze del Torino sono letali per la distratta retroguardia giallorossa che sente (eccome) l'assenza di Benatia. Al 68' Cerci grazia la sua ex squadra calciando a lato il pallone da ottima posizione. Nella Roma si sente la serata negativa di Pjanic e De Rossi, non in grado di dare il solito contributo in termini di solidità e fantasia. Maicon spinge con continuità e proprio dal suo piede nasce un grande assist per Gervinho al 71' che a porta spalancata tira fuori clamorosamente. Garcia prova a cambiare le carte in tavola: fuori uno spento Totti per Ljajic, dentro Bastos al posto di Romagnoli. Il finale dei padroni di casa è da brividi con Glik a sfiorare il colpaccio con una deviazione sotto misura a lato di un niente. Florenzi entra per Nainggolan e regala ai tifosi il successo in extremis. Siamo al 91' quando Gervinho prende palla sulla trequarti granata e al limite serve in area l'accorrente attaccante giallorosso che di sinistro mette il pallone lì dove Padelli non può arrivare. E' il 2-1 che lancia la Roma in orbita (+9 sul Napoli) e regala una serata amara ad un Torino che non meritava di uscire sconfitto.






La Curva Sud esulta dopo il gol di Florenzi al 91'


Chievo - AS Roma 0-2

CHIEVO-ROMA 0-2

CHIEVO (4-2-3-1): Agazzi; Sardo, Dainelli, Cesar, Frey; Bentivoglio, Radovanovic; Rigoni L., Stoian(dal 45’ Rubin), Lazarevic; Paloschi(dal 59’ Pellissier). Puggioni, Squizzi, Claiton, Bernardini, Canini, Kupsiz, Calello, Rubin, Guarente, Thereau, Pellissier, Obinna(dal 70’ Obinna). All. Corini

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon(dal 45’ Torosidis), Benatia, Castan, Romagnoli; Pjanic, Taddei, Nainggolan; Gervinho, Destro(dal 75’ Bastos), Totti(dal 60’ Florenzi). Skorupski, Lobont, Toloi, Jedvaj, Dodo, Torosidis, Mazzitelli, Ricci, Florenzi, Ljajic, Bastos. All. Garcia

Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo
Marcatori: 17’ Gervinho, 42’ Destro
Ammoniti: 39’ Bentivoglio, 86’ Benatia
Spettatori: 10.500 (2000 Romanisti)

MIGLIORI: Taddei, Destro, Gervinho

PEGGIORI: Maicon, Totti


 La Roma espugna con autorità il Bentegodi e ora aspetta la replica del Napoli. Nella lunga volata per il secondo posto (la capolista Juve è lontana undici punti), i giallorossi tornano a più sei dimostrando di aver assorbito senza troppi danni il ko nello scontro diretto del San Paolo. Prima la vittoria tra luci e ombre sull’Udinese, ora il convincente successo sul Chievo firmato Gervinho e Destro. Il tridente con Totti funziona bene, regala qualche lampo di spettacolo e soprattutto produce gol. Molto bene anche Taddei, in crescita costante in mezzo al campo e protagonista anche dell’assist per il 2-0 giallorosso. Unica pecca l’ammonizione per Benatia che, diffidato, salterà la sfida contro il Torino di martedì sera. Tre punti meritati ma per niente scontati, visto che il Chievo veniva da due vittorie consecutive in casa. Ora la palla passa alla squadra di Benitez, chiamata al difficile impegno con la Fiorentina. 

Garcia non ha paura e schiera in avvio una squadra parecchio offensiva. Confermati in attacco Destro e Totti insieme a Gervinho. Pjanic in mediana con Nainggolan e Taddei nel ruolo di regista basso alla De Rossi. Maicon e Romagnoli sono i terzini. Corini punta invece sul trio Lazarevic-Stoian-Paloschi in attacco ma è la difesa a tradire il tecnico del Chievo. Al 17’, infatti, l’episodio che indirizza subito la gara. Gervinho scatta in profondità ma sul lancio da centrocampo Cesar è nettamente in vantaggio. Il difensore sloveno, però, non si accorge dell’arrivo dell’attaccante e sbaglia completamente l’appoggio verso Agazzi. Un errore fatale, perché l’ivoriano non perdona e al volo porta avanti la Roma. La difesa del Chievo va in tilt e alla mezzora una leggerezza di Dainelli per poco non provoca un altro disastro. Destro intuisce l’occasione e arriva sulla palla, salta Agazzi ma si decentra troppo e di sinistro tira sull’esterno della rete. La squadra di Corini non trova sbocchi offensivi e nei primi 45’ De Sanctis si mette in mostra solo per un’uscita attenta su Paloschi. La Roma può affondare e lo fa. Al 42’ Taddei trova Destro con un assist perfetto, l’attaccante prende la mira e di piatto fa 2-0. 

Sorprese in avvio di ripresa. Maicon, un po’ nervoso (battibecco con Benatia nel finale di primo tempo) e non al meglio, lascia il posto a Torosidis. Dall’altra parte Corini cambia formazione e modulo. Dentro Rubin per Stoian e schieramento tattico cambiato in un 3-5-2 più equilibrato e solido. La Roma gioca libera di testa, controlla bene e tenta di affondare con azioni veloci e in verticale. Garcia è soddisfatto ed inizia a fare i suoi calcoli in vista della sfida contro Immobile e Cerci. Al 14’ il tecnico fa rifiatare Totti, alla seconda presenza dopo l’infortunio. Al suo posto Florenzi. Corini è preoccupato e prova a dare una scossa ai suoi inserendo Pellissier per Paloschi, poi c’è spazio anche per Obinna. La qualità della Roma però fa la differenza e i veneti non riescono a rientrare in partita. Al 19’ Nainggolan sfiora il palo dal limite, entra Bastos per Destro. Il possesso palla giallorosso accompagna la partita fino al fischio finale.






Il commento: "Roma che torna a vincere senza subire gol, ma torna soprattutto a CONVINCERE. Ottima prova della prima squadra della capitale che non lascia niente ai Clivensi. Il secondo posto è al sicuro".

venerdì 21 marzo 2014

AS Roma - Udinese 3-2

ROMA-UDINESE 3-2

ROMA: De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Dodò (85′ Romagnoli); Nainggolan, Taddei, Pjanic; Gervinho, Destro (81′ Bastos), Totti (72′ Florenzi).
A disp.: Skoruspki, Lobont, Toloi,  Jedvaj, Ricci, Mazzitelli, Ljajic.
All. Garcia.

UDINESE: Scuffet; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Widmer, Badu (85′ Zielinski), Pinzi (64′ Muriel), Allan, Basta; Pereyra, Di Natale (80′ Lopez).
A disp: Brkic, Kelava, Neuton, Naldo, Bubnjic, Yebda, Lazzari, Jadson, Maicosuel.
All. Guidolin.

Arbitro: Tagliavento di Terni. Assistenti: Padovan e Passeri. IV uomo: De Pinto. Assistenti di porta: Calvarese e Tommasi.
Reti: 22′ Totti, 30′ Destro, 52′ Pinzi, 69′ Torosidis, 80′ Basta
Note: ammoniti 27′ Nainggolan (R), 68′ Widmer (U)
Spettatori: 35.000 circa (80 friulani)

MIGLIORI: De Sanctis, Totti, Destro

PEGGIORI: Dodò, Castàn, Pjanic


La Roma risponde al Napoli. E lo fa con la vittoria sull'Udinese grazie anche alla serata di Totti, autore del vantaggio al 22' del primo tempo, e ai gol di Destro e Torosidis. I giallorossi tengono le distanze dagli uomini di Benitez per una lotta al secondo posto destinata a durare ancora a lungo.

Il gol del capitano arriva dopo una respinta di Scuffet su tiro di Gervinho. Totti non sbaglia con il destro, regalandosi il 233esimo gol in serie A. Risponde subito l'Udinese: De Sanctis è però bravo nel deviare in corner la conclusione di Badu in area di rigore. La Roma che attacca è in serata. Il raddoppio porta la firma di Destro: al 30' contropiede che porta l'attaccante a superare Scuffet e batterlo col suo piede omonimo. La Roma che difende, invece, lascia qualche dubbio. Come nel caso del vantaggio, infatti, la risposta dell'Udinese è immediata: sinistro di Di Natale e De Sanctis respinge con classe, tanto da ricevere i complimenti del suo ex compagno. 

Al 7' del secondo tempo accorcia le distanza l'ex laziale Pinzi. Un gol molto bello, nella serata del suo personalissimo derby: sinistro da limite imprendibile per De Sanctis. I friulani ci credono e approfittano di un momento di sbandamento della difesa giallorossa: De Sanctis salva ancora su Di Natale. Ci pensa Torosidis a rimettere la doppia distanza: super gol dell'esterno dalla distanza al 68'. L'Udinese nonostante il 3-1 insiste negli attacchi: Allan sbaglia il secondo gol davanti alla porta della Roma dopo un assist di Di Natale. Ci pensa Basta a ri-accorciare nuovamente le distanza dopo una mischia in area di rigore. L'occasione per chiudere la partita è nei piedi di Florenzi: il talento giallorosso spara però alto davanti a Scuffet. 





Napoli - AS Roma 1-0

NAPOLI-ROMA 1-0

NAPOLI: Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Inler, Dzemaili (61′ Henrique); Mertens, Hamsik (73′ Insigne), Callejon (84′ Pandev); Higuain.
A disp.: Colombo, Doblas, Britos, Reveillere, Behrami, Radosevic, Bariti, Zapata.
All. Benitez

ROMA: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Romagnoli (84′ Destro); Pjanic; Nainggolan, Strootman (13′ Taddei); Florenzi (70′ Ljajic), Bastos, Gervinho.
A disp: Skorupski, Lobont, Toloi, Torosidis, Dodò, Ricci, Mazzitelli, Destro.
All. Garcia

Arbitro: Rocchi di Firenze. Assistenti: Di Liberatore e Cariolato. IV uomo:Vuoto. Assistenti di porta: Tagliavento e Banti.
Note: ammonito Maicon, Taddei (R), Callejon (N)
Reti: 81' Callejon
Spettatori: 38.000 circa

MIGLIORI: Gervinho, Benatia, Pjanic

PEGGIORI: Bastos, Castan, Florenzi


Il Napoli fa festa e lancia la volata al secondo posto, la Roma esce sconfitta ma a testa alta. Grazie ad un lampo di Callejon a nove minuti dalla fine, la squadra di Benitez vince 1-0 al San Paolo ed ora si ritrova a soli tre punti dai giallorossi (che devono comunque recuperare la gara con il Parma e mantengono il vantaggio dello scontro diretto grazie al 2-0 dell’andata). Un risultato che fa felice anche la Juve, che ora può contare addirittura su quattordici punti sulla prima inseguitrice. Lo scudetto, insomma, sembra ormai cosa fatta. Dopo due pareggi consecutivi in campionato con Genoa e Livorno, quindi, il Napoli torna a vincere una partita durissima giocata contro un’ottima Roma. Per i giallorossi è il secondo ko stagionale in campionato dopo la sconfitta di Torino con i bianconeri. 

Qualche problema di formazione per Benitez, che non ha a disposizione Jorginho, messo ko da un'influenza. Fuori anche Behrami, ancora non al massimo dopo i problemi al ginocchio. A centrocampo quindi la coppia Inler-Dzemaili. Nella Roma De Rossi squalificato e Totti out, ma la sorpresa è Bastos in campo al posto di Destro. Romagnoli preferito a Torosidis in difesa, mentre Pjanic parte dalla posizione di regista per poi inserirsi negli spazi aperti da Gervinho in avanti. Al 13’, però, i piani tattici di Garcia già saltano. Strootman è costretto a uscire per una distorsione al ginocchio sinistro, al suo posto entra Taddei. Il Napoli è molto attento in difesa e cerca di mettere in difficoltà la difesa giallorossa con le rapide fiammate di Hamsik, Mertens e Callejon. E' la Roma però a costruire le migliori occasioni. Al 26’ Benatia segna di testa ma il gol è annullato per fuorigioco. Al 38’ Gervinho, servito perfettamente da Pjanic, si inserisce in area ma spreca un’occasione enorme tirando su Reina a pochi metri dalla porta. Il portiere spagnolo si esalta poco dopo deviando in angolo un bel tiro da fuori di Bastos. Il Napoli è in affanno, sbanda ma nel finale è Mertens a sfiorare il vantaggio con una conclusione deviata da De Sanctis. 

In avvio di ripresa i ritmi di gioco si alzano. La squadra di Garcia spinge ma gli azzurri non restano a guardare. All’8’ Callejon si presenta solo davanti a De Sanctis. Il portiere giallorosso resta freddo e con il piede riesce a respingere il tiro salvando il risultato. Passano pochi secondi e questa volta è Higuain ad andare vicino al vantaggio. La partita è finalmente bella e ricca di emozioni. Al 15’ Reina compie un miracolo salvando su un tiro di Maicon deviato da Albiol. Benitez non è soddisfatto e cambia. Fuori Dzemaili, dentro Henrique. Poco dopo Hamsik, che ancora non ha ritrovato la forma migliore, lascia il posto ad Insigne. Garcia risponde inserendo Ljajic per Florenzi. La gara sembra ormai indirizzata verso lo 0-0, ma al 36’ Callejon sfrutta al meglio un cross dalla sinistra di Ghoulam e di testa batte De Sanctis. Entrano Destro per Romagnoli e Pandev per lo spagnolo, ma ormai non c’è più tempo per i giallorossi. Il San Paolo è una bolgia e la festa azzurra può cominciare.






TORNA PRESTO KEVIN!

AS Roma - Inter 0-0

ROMA-INTER 0-0

ROMA (4-3-3) De Sanctis; Torosidis, Castan, Benatia, Romagnoli; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Gervinho (dal 43' s.t. Florenzi), Destro (dal 36' s.t. Bastos), Ljajic (dal10' s.t. Pjanic) (Skorupski, Lobont, Toloi, Taddei, F. Ricci, Mazzitelli, Di Mariano).
All. Garcia.

INTER (3-5-2) Handanovic; Rolando, Samuel, Juan Jesus; Jonathan (dal 42' s.t. Zanetti), Guarin, Cambiasso, Alvarez (dal 19' s.t. Hernanes), Nagatomo; Palacio, Icardi (dal 29' s.t. Botta) (Carrizo, Campagnaro, Ranocchia, Andreolli, D’Ambrosio, Kuzmanovic, Taider, Kovacic, Milito).
All. Mazzarri.

ARBITRO Bergonzi di Genova
NOTE: incasso 1.318.567 euro. Ammoniti Samuel per scorrettezze. Angoli: 5-6. Recuperi: 0' p.t., 4' s.t..

MIGLIORI: Strootman, Benatia, Romagnoli

PEGGIORI: Destro, De Rossi, Ljajic


L'Inter ferma la Roma all'Olimpico nell'anticipo della 26ª giornata: finisce 0-0. Giallorossi opachi soprattutto nel primo tempo, meglio nella ripresa con l'ingresso in campo di Pjanic. Ma non basta. Domani la Juve, impegnata sul campo del Milan, ha la possibilità di allungare ancora in testa. Chance anche per il Napoli che può accorciare sul secondo posto. Da registrare ancora tanti errori arbitrali: le decisioni di Bergonzi sono state contestate da entrambe le squadre.

L'Inter scende in campo molto più determinata e concentrata della Roma. Nei primi venti minuti sono i nerazzurri ad imporre il proprio gioco. I giallorossi provano ad essere pericolosi in contropiede, ma sono troppe le imprecisioni dalla metà campo in su. Manovra meglio la squadra di Mazzarri, ma la mira lì davanti non è quella dei giorni migliori. L'Inter protesta per un fallo in area di Benatia su Icardi, Bergonzi lascia correre. Garcia prova a scuotere i suoi. Torosidis pennella per Nainggolan, il centrocampista spizza di testa e Destro segna con la collaborazione di Handanovic: l'arbitro però annulla per fuorigioco dell'attaccante. Al termine del primo tempo Sky mostra le immagini di un pugno in mischia di De Rossi a Icardi.

La ripresa inizia con una Roma un po' più intraprendente. Garcia si rende conto che serve qualità sulla trequarti e fa entrare Pjanic al posto di Ljajic. Mazzarri risponde chiamando in panchina Alvarez e mettendo in campo Hernanes, reduce da un infortunio e per questo inizialmente in panchina. La Roma protesta con l'arbitro per un atterramento in area di Destro da parte di Samuel: anche qui l'arbitro decide di non intervenire. Al 75' la migliore occasione per i giallorossi: Nainggolan smarca Pjanic in area, il suo destro trova un grande Handanovic. Altro pugno in mischia: stavolta lo rifila Juan Jesus a Romagnoli. Ancora cambi: Botta per Icardi da una parte, Bastos per Destro dall'altra. Poi entrano anche Zanetti e Florenzi. Cambia poco. Il risultato non si sblocca: all'Olimpico finisce 0-0.







sabato 1 marzo 2014

Bologna - AS Roma 0-1

BOLOGNA-ROMA 0-1

BOLOGNA (3-5-2) Curci; Antonsson, Natali (dal 33' s.t. Moscardelli), Cherubin (dal 17' s.t. Mantovani); Garics (dall'11' s.t. Ibson), Kone, Krhin, Christodoulopoulos, Morleo; Cristaldo, Bianchi (Malagoli, Stojanovic, Crespo, Sorensen, Cech, Laxalt, Friberg, Paponi). All. Ballardini.

ROMA (4-2-3-1) De Sanctis; Taddei, Benatia, Castan, Romagnoli; Nainggolan, De Rossi; Gervinho, Pjanic (dal 16' s.t. Strootman), Florenzi (dall'8' s.t. Ljajic); Destro (dal 28' s.t. Bastos) (Skorupski, Lobont, Toloi, Torosidis, Jedvaj, Mazzitelli, F. Ricci, Di Mariano). All. Garcia.

ARBITRO Massa di Imperia.
RETE: 36' Nainggolan
NOTE spettatori 23.000 circa (3000 Romanisti)

MIGLIORI: Nainggolan, Destro, Benatia

PEGGIORI: Taddei, Gervinho, Bastos


Scarto minimo, ma risultato pesante e soprattutto da grande. La Roma vince 1 a 0 contro il Bologna e, in attesa del derby di Torino, passa la notte a 6 punti dalla Juve e avendo sempre la partita con il Parma da recuperare. Obiettivo, dunque, centrato: il diciassettesimo successo in campionato (ventesimo stagionale) dei giallorossi, nella notte al Dall"Ara, serve per mettere pressione alla capolista impegnata nel pomeriggio contro i granata.

Oltre l"emergenza.Non fa niente che dietro gli uomini siano contati: la difesa per la sedicesima volta (su 24 gare del torneo) non prende gol (diciottesima, contando anche le 2 su 4 di Coppa Italia. Garcia non si scompone nemmeno quando perde anche il quarto terzino, dopo Maicon, Balzaretti e Dodò: Torosidis, debilitato dall"attacco influenzale dei giorni scorsi, si accomoda in panchina e lascia il posto da titolare a Taddei. A sinistra, invece, parte dall"inizio Romagnoli. Scelte, dunque, forzate, con due giocatori che si adattano alle esigenze del tecnico. Il brasiliano non è titolare in campionato dal 29 settembre del 2012, partita persa a Torino contro la Juve: quella notte fece il terzino, mentre il 9 gennaio scorso ha giocato da centrocampista contro la Sampdoria in Coppa Italia. Il diciannovenne torna dal primo minuto dopo quasi un anno, gara interna con il Genoa del 3 marzo. Il giovane, pur essendo abituato a fare il centrale, è abbastanza a suo agio sulla corsia sinistra, l"altro è invece in difficoltà quando arriva in velocità, nella sua zona, Morleo. Nel 4-2-3-1, con Pjanic alle spalle di Destro, c"è Nainggolan (che però alla fine accuserà un affaticamento all’inguine) al posto di Strootman, colpito in settimana da un virus intestinale.

A senso unico. Nonostante le assenze, la Roma comanda comunque il gioco, almeno fino a quando sblocca il risultato. Il Bologna si difende con cinque uomini e conferma di avere poca qualità in tutti i settori. Senza Diamanti il copione è banale e poco efficace. Il 5-3-2 di Ballardini invita i giallorossi a presidiare la metà campo davanti a Curci, anche se poi i primi due interventi del match li fa il collega De Sanctis, pallonetto da fuori di Bianchi, bloccato senza problemi, e deviazione involontaria di Destro, su punizione di Lazarus, risolta con esperienza e istinto. Gervinho va in altalena, ma quando serve i compagni costruisce sempre pericoli per gli avversari. Suc cede la prima volta quando, dentyro l"area, acchitta il pallone a Destro che piazza di precisione: palo interno (19"). Più tardi, affondando verso il limite dell"area a tutta velocità, scarica a sinistra per Pjanic, bravo a controllare prima della pennellata in mezzo: sull"azione dell"1 a 0 mette la firma Nainggolan (37"), quindicesimo marcatore stagionale. Per il belga è la prima rete con la nuova maglia e terza in carriera ai rossoblù.

Gestione rischiosa. Nella ripresa la Roma è meno intraprendente, come se si accontentasse del raccolto. Nel finale rischierà troppo. Il Bologna prova, senza però alzare il ritmo, ad approfittarne, prendendosi l"iniziativa e lasciando giusto qualche ripartenza ai giallorossi. Garcia interviene: Ljajic per Florenzi. Ballardini replica: Ibson per Garics, cioè fuori un esterno basso per un centrocampista. Dopo un"ora entra Strootman: esce Pjanic che non sta bene per il ritorno al 4-3-3, anche se a turno Nainggolan e l"olandese salgono dietro a Destro che a seguire lascia il posto a Bastos. Su cornee diKonè, Mantovani, in campo per Cherubin, ha sulla testa la chance per il pari che però spreca, indirizzando a lato. Ljajic offre a Taddei la palla del 2 a 0, ma il brasiliano calcia centrale e Curci respinge. Moscardelli per Natali: i rossoblù chiudono il match con il 4-4-2 e i lanci lunghi. Bastos alza troppo la mira e Lazaros si pappa di testa, nel recupero, l"ultima occasione. La Roma aspetta il fischio e va a ringraziare i tremila tifosi giallorossi che cantano per la Roma e, in questa notte, meno contro le avversarie (pochi cori, contro tutti, da nord a sud). E un striscione: curve chiuse per menti aperte.