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mercoledì 30 ottobre 2013

Nuovo stadio AS Roma

"Manca ormai poco alla presentazione ufficiale del progetto del nuovo stadio della Roma: dopo una serie di rinvii (inizialmente era prevista per la scorsa estate) James Pallotta dovrebbe togliere i veli all’idea che sarà alla base della nuova casa giallorossa. L’edizione odierna del quotidiano ‘Il Tempo’ svela che al rientro di Pallotta in Italia, ai primi di dicembre, dovrebbe essere pubblicamente mostrato il piano per la realizzazione dello stadio di proprietà della Roma e correda le proprie indiscrezioni con una serie di immagini. Lo stadio dei capitolini sarebbe ispirato, manco a dirlo, al Colosseo, uno dei maggiori simboli di Roma nel Mondo e sarebbe in parte finanziato dal colosso Nike.

L’azienda americana produttrice di abbigliamento sportivo, che dalla prossima stagione sarà il nuovo sponsor tecnico della Roma, dunque, si impegnerà a coprire parte dei costi per la realizzazione dello stadio e avrà diritto ovviamente, alla realizzazione di un mastodontico Nike Store. Per quel che riguarda lo stadio in se, l’aspetto ‘classico’ che richiama al Colosseo, sarà affiancato da alcune strutture tipiche degli stadi ‘a nido d’uccello’, necessarie per venire incontro alle tecnologie moderne e per essere uno stadio moderno in tutti i sensi. Il progetto è dell’americano Dan Meis, architetto che realizzato il disegno dello stadio della Roma nel suo studio di Los Angeles. La collocazione sarà nella zona di Tor di Valle (Roma Sud), a due passi dal centro della capitale e nella zona in cui un tempo correvano i cavalli del trotto romano, poi traslocati all’ippodromo delle Capannelle.

Tutto bello fin qui, non fosse altro che la pubblicazione di indiscrezioni e immagini da parte del ‘Tempo’, ha mandato su tutte le furie la Roma: ‘Retesport’ ha reso noto che a Trigoria hanno preso l’articolo con molto fastidio, addirittura rabbia. Il club capitolino, conferma sì le somiglianze con il Colosseo, ma puntualizza che il disegno mostrato dal quotidiano è solamente dimostrativo ed orientato agli sponsor, mentre il progetto vero e proprio sarà tutt’altro."

Il presunto progetto del nuovo stadio

Udinese - AS Roma 0-1



UDINESE-ROMA 0-1 (9 SU 9!!!)

UDINESE (4-4-1-1): 30 Kelava; 75 Heurtaux (75' Basta), 5 Danilo, 4 Naldo, 34 Gabriel Silva; 37 Pereyra, 66 Pinzi, 7 Badu, 21 Lazzari (85' Maicosuel); 9 Muriel; 10 Di Natale A disp.: 99 Benussi, 1 Brkic, 6 Bubnjic, 27 Widmer, 19 Douglas Santos, 3 Allan, 52 Merkel, 32 Bruno Fernandes, 17 Lopez, 13 Ranegie All.: Francesco Guidolin

ROMA (4-3-3): 26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia, 5 Castan, 42 Balzaretti; 16 De Rossi, 6 Strootman, 15 Pjanic (67' Torosidis); 8 Ljajic, 88 Borriello (77' Bradley), 24 Florenzi (61' Marquinho) A disp.: 1 Lobont, 28 Skorupski, 29 Burdisso, 46 Romagnoli, 33 Jedvaj, 3 Dodò, 94 Ricci, 11 Taddei, 18 Caprari All.: Rudi Garcia

ARBITRO: Bergonzi di Genova ASSISTENTI: Galloni e Vuoto
MARCATORI: 82' Bradley (R)

AMMONITI: 10' Maicon (R), 19' Muriel (U), 23' De Rossi (R), 38' Florenzi (R), 40' Heurtaux (U), 86' Pereyra (U), 93' Pinzi (U), 93' Marquinho (R)
ESPULSI: 65' Maicon (R)
SPETTATORI: 19.000 (3.000 Romanisti)

MIGLIORI: Benatia, Bradley, Strootman

PEGGIORI: Maicon, Ljajic, Borriello

DAJE ROMA!!!
La Roma suona la nona. I giallorossi passano per 1-0 sul campo dell"Udinese e continuano la marcia trionfale in vetta alla classifica. In inferiorità numerica nell"ultima mezz"ora per l"espulsione di Maicon, la formazione di Garcia sfonda all"82" con il gol del neoentrato Bradley: nona vittoria in 9 giornate e la Roma vola a 27 punti. L"Udinese rimane a quota 10 incassando una sconfitta immeritata. I friulani non raccolgono nulla nel match cominciato con il piede sull"acceleratore.. Muriel scappa in contropiede e dal limite dell"area lascia partire un rasoterra angolatissimo: palo pieno. Dopo il pericolo scampato, la Roma prova a prendere in mano il match affidandosi soprattutto all"energia di Maicon, che comincia a spingere sulla fascia destra. I padroni di casa concedono pochissimo e si affidano alle accelerazioni delle punte. Muriel e Di Natale dialogano al 19", il numero 10 va al tiro ma la conclusione è debole e centrale, De Sanctis non ha problemi a bloccare. Dall"altra parte, Kelava è inoperoso fino al 36", quando devia oltre la traversa un colpo di testa di Borriello. È molto più pericolosa l"azione che l"Udinese imbastisce al 38" con l"imbucata di Muriel per Gabriel Silva, che evita l"uscita di De Sanctis e scodella verso la porta: solo il prodigioso intervento di Castan salva la porta capitolina. In avvio di ripresa la Roma si presenta con atteggiamento più propositivo e si fa vedere davanti con Pjanic e Maicon, i ispirati tra gli uomini di Garcia.

Il brasiliano, però, rovina la sua prestazione con un"ingenuità al 65": già ammonito, stende Badu a centrocampo e viene espulso. In inferiorità numerica, Garcia si copre inserendo Torosidis al posto di Pjanic. L"Udinese riprende vigore e si riversa in avanti a caccia del gol. Al 70" Di Natale spara da 20 metri, Castan ci mette il piede e il pallone sfila a pochi centimetri dal palo. La Roma si assesta e sembra intenzionata a difendere il pareggio. Garcia getta nella mischia Bradley al posto di Borriello e proprio il centrocampista statunitense si trasforma nel match winner all"83". Strootman costruisce, l"americano è preciso dal limite dell"area: piatto destro, palla nel sacco e la Roma vince 1-0.

Al ritorno a Roma, migliaia di tifosi in festa hanno accolto la capolista!

Il Corriere dello Sport
De Sanctis esulta con i tifosi giallorossi
Settore Ospiti Roma


Il commento: "Che dire... 9 su 9... questo è un sogno, dopo il 26 Maggio nessuno se lo sarebbe aspettato, e invece questa Roma sorprende tutti, battendo anche l'Udinese in casa, in 10 contro 11. (L'Udinese non perdeva in casa dal 2 Settembre 2012). FORZA MAGICA ROMA!"

sabato 19 ottobre 2013

AS Roma - Napoli 2-0

ROMA-NAPOLI 2-0 (8 VITTORIE SU 8!)

ROMA: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi (81' Marquinho), Totti (33' Borriello), Gervinho (57' Ljajic). 
A disp: Lobont, Skorupski, Burdisso, Romagnoli, Torosidis, Bradley, Taddei, Ricci, Caprari.
All. Garcia.

NAPOLI: Reina; Maggio, Albiol, Britos (44' Cannavaro), Mesto; Inler (82' Dzemaili), Behrami; Callejon, Hamsik, Insigne; Pandev (67' Higuain). 
A disp.: Rafael, Colombo, Fernandez, Armero, Radosevic, Mertens, Zapata. 
All. Benitez.

Arbitro: Orsato di Schio. Assistenti: Tonolini e Padovan.
Reti: 48' pt Pjanic, 71' rig. Pjanic
Note: Ammoniti: Pandev (N), Pjanic, Benatia (R). Espulso: Cannavaro per doppia ammonizione. 
Spettatori: 47.000 circa

MIGLIORI: Pjanic, De Rossi, De Sanctis

PEGGIORI: Dodò, Florenzi, Ljajic

Roma-Napoli 2-0: doppio Pjanic, è festa giallorossa
La punizione perfetta di Pjanic!
La Roma non si può più nascondere. Schianta anche il Napoli, allunga a 8 vittorie consecutive la sua serie record e se ne va in fuga. E’ vero che è ancora presto ma non considerare, a questo punto, anche i giallorossi in corsa per lo scudetto sarebbe follia. Il Napoli torna a casa a testa bassa ma soprattutto con tante recriminazioni. Per due volte ha avuto, nel primo tempo, l’occasione per dare un volto diverso alla partita ma non l’ha sfruttata. E dopo essere andata sotto ha finito per sbattere contro l’invalicabile muro giallorosso che ha consentito a De Sanctis di portare a 501′ l’imbattibilità.

La chiave della gara è stata l’uscita di scena di Britos, fino al 40′ di gran lunga il migliore degli azzurri. Il Napoli si è disunito, Cannavaro, a freddo, non ha trovato le contromisure per fermare Gervinho e ha finito per consentire ai giallorossi di crearsi l’occasione giusta per sbloccare prima il risultato e poi, con un ingenuo fallo su Borriello, di chiudere la partita su rigore.

Al di là dei demeriti del Napoli, la Roma, va detto, si è confermata squadra cinica e implacabile. Ha concesso agli avversari il minimo indispensabile, soprattutto dalla parte di Dodò, che ha faticato a calarsi nei panni del vice-Balzaretti. Ma non ha mai tremato, sorretta in difesa dai monumentali De Rossi e Benatia e sorretta a centrocampo dalle geometrie impeccabili di Strootman e Pjanic che, evidentemente, non hanno patito le fatiche internazionali.

Oltre a Zuniga, Benitez in extremis ha dovuto rinunciare anche a Higuain e Armero, non al meglio. Di conseguenza ha promosso Pandev centravanti, spostando a sinistra in difesa Mesto. A destra, invece, si è rivisto il rientrante Maggio. Nella Roma, Garcia ha recuperato Maicon e gli ha restituito la maglia da titolare sulla destra mentre a sinistra, alla fine, ha deciso di rimpiazzare lo squalificato Balzaretti con Dodò.

Dopo un quarto d’ora di studio, la Roma ha provato a prendere il sopravvento spaventando Reina prima con un colpo di testa di De Rossi e poi con un sinistro di Gervinho di poco a lato. Il Napoli si è spaventato, ha abbassato il baricentro ma, appena ha potuto, ha colpito di rimessa, sfruttando un attimo di sbandamento della squadra giallorossa, disorientata dall’uscita di Totti per un sospetto stiramento.

La palla buona per passare è capitata al 34′ a Pandev che, lanciato solo verso la porta, si è fatto, però, ipnotizzare dall’ex compagno De Sanctis che gli ha smorzato la conclusione, consentendo a De Rossi di respingere il pallone poco prima della linea. Gli azzurri si sono rinfrancati, hanno insistito ma hanno ancora peccato di precisione. Al 45′ è toccato a Insigne sciupare il possibile 0-1 con un destro sul palo esterno da favorevole posizione.

La Roma ha ringraziato e, approfittando dell’uscita dal campo di Britos per un infortunio alla spalla, ha colpito. Il subentrato Cannavaro ha steso al limite Gervinho consentendo a Pjanic di sbloccare il risultato, nel 4′ di recupero, con una magnifica pennellata sotto l’incrocio.

Il Napoli è rientrato in campo determinato a pareggiare ma non è riuscito a rendersi pericoloso che con un paio di conclusioni da fuori, di Inler ed Hamsik, che hanno scheggiato i legni giallorossi. La Roma, complice anche l’infortunio a Gervinho, ha arretrato il raggio d’azione ma non ha mai rinunciato a contrattaccare. E al 71′ ha costruito l’azione con cui ha messo al sicuro il successo: su un cross di Florenzi, Cannavaro ha cinturato Borriello obbligando Orsato a decretare rigore e espulsione. Sul dischetto è andato Pjanic che non ha fallito l’occasione per diventare l’uomo copertina.



CURVA SUD
Curva Nord
Napoletani
Lancio di fumogeni

Il commento: "8 su 8, INARRESTABILI, affondato anche il Napoli. Pjanic prende il posto di Totti e illumina. Curva Sud spettacolare, così come la Nord. Peccato per i prezzi altissimi (Tevere 75 euro!) e le discriminazioni territoriali (biglietti non acquistabili dai non residenti a Roma) che impediscono il pienone."

Inter - AS Roma 0-3

INTER - ROMA 0-3

INTER: Handanovic; Rolando, Ranocchia, Juan Jesus; Nagatomo, Guarin (70' Milito), Cambiasso, Taider (57' Kovacic), Pereira (46' Icardi); Alvarez; Palacio.
A disp.: Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Samuel, Wallace, Mudingayi, Kuzmanovic, Belfodil.
All. Mazzarri

ROMA:  De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic (57' Taddei), De Rossi, Strootman; Florenzi (76' Marquinho), Totti (81' Dodò), Gervinho.
A disp.: Lobont, Skorupski, Burdisso, Jedvaj, Ricci, Ljajic, Borriello, Caprari.
All. Garcia

Arbitro: Tagliavento di Terni. Assistenti: Di Liberatore e Cariolato
Reti: 18' Totti, 40' rig. Totti, 44' Florenzi

Note: ammoniti Pjanic, Benatia, Castan (R), Juan Jesus (I), De Sanctis, Taddei (R). Espulso al 79' Balzaretti (R) per doppia ammonizione.
Spettatori: 60.336 (3000)

MIGLIORI: TOTTI, Gervinho, Florenzi

PEGGIORI: Balzaretti, Torosidis

GRAZIE CAPITANO!
L"Inter si riscopre vulnerabile con la prima sconfitta stagionale, davanti ai propri tifosi e contro una diretta concorrente. Mazzarri forse ha qualcosa da rimproverarsi dopo aver insistito sul modulo ad una punta e aver inserito Icardi sotto di tre reti, ma la nota veramente dolente per i nerazzurri è che bastano due sole assenze (Campagnaro e Jonathan) per mandare la squadra in tilt.

La Roma, senza l"ex di turno Maicon, alla fine del primo tempo è già in vantaggio per tre reti a zero e praticamente ha già chiuso la partita. Doppietta di Totti e gol di Florenzi, anche se la seconda firma su rigore del capitano giallorosso nasce da un fallo di Pereira su Gervinho avvenuto di pochissimo fuori dall"area. Walter Mazzarri preferisce Taider a Kovacic e deve fare i conti con le assenze pesantissime di Campagnaro e Jonathan per infortunio. Proprio la difesa, orfana dell"argentino, è il reparto sotto accusa per la pesante sconfitta. I giallorossi sfruttano tutte le occasioni a disposizione nel primo tempo e dilagano in contropiede.

La supersfida di campionato, tra la capolista e un"Inter che non ha mai perso, è bella e avvincente fin dai primi minuti ma, mentre i nerazzurri non riescono a concludere se non da fuori area, la squadra di Garcia non perdona gli errori altrui e conferma la propria candidatura allo scudetto.

La partita si apre nel ricordo delle vittime della tragedia di Lampedusa con un minuto di raccoglimento, interrotto da qualche fischio dei tifosi. Subito dopo lo speaker dello stadio "ammonisce" il pubblico a evitare cori razzisti che potrebbero costare caro a entrambe le squadre. Sugli spalti circa cinquemila scatenati tifosi giallorossi, mentre dalla parte opposta tornano gli ultras della Nord dopo la squalifica e con i loro striscioni contestano il giudice sportivo Gianpaolo Tosel.

Il primo tempo. Mazzarri ripropone la coppia d"attacco Alvarez-Palacio, Garcia conferma il tridente Gervinho-Totti-Florenzi. Ottimo l"approccio alla partita dell"Inter, aggressiva al punto giusto pur senza essere veramente pericolosa. Al 6" la prima occasione capita però a Gervinho, fermato in extremis dopo una bella azione sulla destra. L"Inter risponde con un"iniziativa personale di Guarin e con un velenoso rasoterra di Taider.

I tre gol che chiudono il match. Un errore in disimpegno di Ranocchia costa però lo svantaggio ai padroni di casa: Gervinho raccoglie il pallone al limite dell"area e lo serve a Totti per il preciso destro del vantaggio giallorosso. I nerazzurri soffrono: la difesa fatica ad arginare i contropiede, soprattutto quando l"ivoriano parte palla al piede. La squadra di Mazzarri non è aiutata dalla fortuna quando Guarin fa tremare il palo dal limite dell"area con De Sanctis battuto. La Roma, invece, trascinata a metà campo dalla coppia De Rossi-Strootman, raddoppia proprio grazie ad un rigore guadagnato da Gervinho per un fallo commesso da Pereira pochi centimetri fuori dall"area. Totti, al 40", realizza di potenza e per l"Inter è notte fonda. Solo quattro minuti dopo un altro colpo di genio del capitano giallorosso lancia Strootman verso il contropiede rifinito da Florenzi per lo 0-3.

La ripresa. Nell"intervallo, Mazzarri prova a correre ai ripari inserendo Icardi al posto del disastroso Pereira. I nerazzurri perdono ancora lucidità e non subiscono il poker solo grazie ad un miracoloso intervento di Handanovic su Florenzi, mentre dalla parte opposta l"ingresso di una nuova punta non cambia l"andamento di una partita ormai compromessa. L"Inter ci mette il cuore, si riversa generosamente in avanti ma De Sanctis corre solo un pericolo al 22" quando Ranocchia mette in rete. Tagliavento ravvisa una carica sul portiere e non concede nemmeno il gol della bandiera. L"arbitro viene contestato dal pubblico di San Siro che reclamava la rete dopo il dubbio rigore assegnato alla Roma. Episodi che tuttavia non bastano a giustificare una brutta prestazione dell"Inter a fronte di una magistrale prova degli ospiti che continuano a macinare occasioni e con Gervinho sfiorano nuovamente lo 0-4. La squadra di Rudi Garcia non concede nulla nemmeno dopo l"espulsione di Balzaretti al 34". Con l"andare dei minuti l"Inter perde furore agonistico. La carta della disperazione, Diego Milito, non funziona.

Roma squadra da battere. La Roma sbanca San Siro meritatamente e, insieme a Napoli e Juventus, è la squadra da battere nella corsa al titolo. Al contrario, i nerazzurri perdono il passo scudetto e finiscono a -7 dalla vetta. Esplode la gioia dei giocatori giallorossi che concludono festeggiando sotto il settore occupato dai propri tifosi. Esame di coscienza per l"Inter che attende Thohir e serate migliori. Moratti è in tribuna e coltiva il dubbio amletico se rimanere presidente oppure no, anche se solo onorario.


Sciarpata giallorossa!



Coreografia Curva Nord Inter
Il commento: "CHE ROMA! CHE TOTTI! 7 VITTORIE! E DICO 7! Sembra un sogno e invece è tutto vero... dopo quel 26 maggio nessuno si sarebbe aspettato un inizio di stagione così e invece abbiamo stupito tutti... adesso un piazzamento in zone Champions è d'obbligo, sognando anche qualcosa di più...  Settore Ospiti esplosivo, non c'è paragone con a Curva Nord interista, rimasta ammutolita dopo lo splendido gol del Capitano. DAJE ROMA DAJE!"

POST PARTITA: Quasi 1000 tifosi attendono il rientro a Roma della squadra per festeggiarla!






AS Roma - Bologna 5-0

ROMA - BOLOGNA 5-0

ROMA: De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman (66' Taddei); Florenzi (78' Borriello), Totti, Gervinho (64' Ljajic).
A disp.: Lobont, Skorupski, Dodò, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Marquinho, Ricci, Caprari.
All. Garcia.

BOLOGNA: Curci; Garics, Antonsson, Mantovani, Morleo; Pazienza (64' Khrin), Perez (46' Christodoulopoulos); Kone, Diamanti (78' Bianchi), Laxalt; Cristaldo.
A disp.: Agliardi, Stojanovic, Cech, Crespo, Radakovic, Della Rocca, Acquafresca, Gimenez, Moscardelli.
All. Pioli.

Arbitro: Russo di Nola. Assistenti: Petrella e Crispo
Reti: 7' Florenzi, 17' Gervinho, 25' Benatia, 61' Gervinho, 84' Ljajic

Spettatori: 38.467

MIGLIORI: Gervinho, Ljajic, Florenzi

PEGGIORI: //


Se l"appetito vien mangiando, come ha detto il suo allenatore Rudi Garcia alla vigilia, la Roma quest"anno dimostra di essere veramente affamata: Dopo il filotto delle cinque vittorie di fila, all"Olimpico tornato in festa arriva anche il sesto sigillo che significa primo posto in classifica a punteggio pieno. Vittima sacrificale della serata giallorossa il Bologna - sconfitto ben oltre il 5-0 del tabellino - che giusto un anno fa metteva a nudo i difetti della Roma zemaniana. I capitolini - se mai ce ne fosse stato bisogno - ripetono al campionato che quest"anno si dovrà fare i conti anche con loro.

Una vittoria figlia del cuore e della tecnica quella della Roma, che inanella l"ennesima perla di questo inizio di stagione e soprattutto non fallisce la partita della conferma di fronte a 40 mila innamorati. Portata per mano da De Rossi e Pjanic, dai muscoli di Strootman, dalle magie del fresco 37enne Francesco Totti e dalla velocità di uno straripante Gervinho, la Roma chiude la pratica in poco meno di 25 minuti. Tanti ne bastano per infilare nella porta di un incerto Curci tre gol che portano la firma di ordinatissimo Florenzi, di un forsennato Gervinho e di insuperabile Benatia, al bis dopo il gol di Marassi di tre giorni fa. Tre gol in 25 minuti impoveriscono la cronaca di una partita a senso unico, con i felsinei che dimostrano di non avere ancora esorcizzato la rocambolesca rimonta milanista di quattro giorni fa.

Con Diamanti a mezzo servizio, complice l"influenza che lo ha tenuto fermo per due giorni, e Laxalt "ombrà del giocatore visto al Dall"Ara, è un gioco da ragazzi fare e vincere la partita per la truppa di Rudi Garcia, "zemanianà davanti e "capellianà dietro. I giocatori sono sempre molto vicini, mai più di 20-30 metri tra un reparto e l"altro: la Roma si difende in 10 senza mai rinunciare alla qualità. Mai prudente ma organizzata, mai rinunciataria ma letale, la Roma anche stasera non abbandona il copione che l"ha portata davanti a tutti in questo primo mese di campionato. I numeri d"altronde parlano chiaro e dicono 17 gol fatti e solo uno subito in 6 giornate, un unicum nei campionati che contano: nascono così i successi dei giallorossi che giusto un anno fa contro gli emiliani dovevano fare i conti con una difesa-groviera. La partita di stasera d"altronde era anche una sorta di prova del nove visto che per la prima volta Garcia ha dovuto rivedere il suo assetto difensivo, complice l"infortunio di Maicon ben sostituito dall"esperto Torosidis. Bastano 8" ai giallorossi per cominciare i festeggiamenti: ci pensa Pjanic con un bolide su punizione respinto malamente da Curci sulla testa dell"accorrente Florenzi.

Due minuti dopo la Roma potrebbe già mettere al sicuro il risultato con una combinazione magica Gervinho-Totti-Balzaretti, ma l"eroe del derby riesce solo a scheggiare il palo. Rispetto alle precedenti uscite (mai in gol nei primi 45"), i giallorossi dimostrano di carburare subito, pressano alti, avvolgendo la retroguardia emiliana con le folate di Gervinho e Florenzi che si interscambiano spesso la posizione. L"ivoriano soprattutto si mostra "indemoniatò, corre, scatta, costringe gli avversari a prendersi cartellini gialli e soprattutto segna, come in occasione del bel gol del 2-0 in percussione, e pensare che la poca concretezza finora era l"anello debole del suo raffinatissimo repertorio. In 20 anni di carriera forse anche Francesco Totti fa fatica a ricordare una simile freccia al suo "arcò. Così stando le cose, e aggiungendo il 3-0 di Benatia, il 4-2-3-1 di Pioli frana ancora prima di provare qualche sortita e i primi 45" finiscono senza che la cronaca ricordi un solo tiro in porta felsineo. E la ripresa non cambia spartito per gli emiliani, salvo arricchire il pallottoliere giallorosso con la rete bis dell"ivoriano e la "perlà dell"entrato Ljajic. E anche qui i numeri non dicono bugie: il Bologna ha vinto solo una delle ultime 16 gare disputate in campionato, tra vecchia e nuova stagione. Un pò pochino per la straripante Roma vista questa sera.

Coreografia Curva Nord
CURVA SUD
Bolognesi

Il commento: "ROMA INCREDIBILE, travolge 5-0 il Bologna con una prestazione perfetta come non si vedeva da tempo nella Capitale. 5-0 netto, senza storie, che volendo poteva anche finire con un risultato più largo. Gervinho pazzesco, imprendibile, il migliore in campo. Ora non dobbiamo montarci la testa! Daje Roma daje!"

Sampdoria - AS Roma 0-2

SAMPDORIA - ROMA 0-2

Sampdoria (3-4-2-1): Da Costa; Gastaldello, Palombo, Costa (81' Barillà); De Silvestri (74' Pozzi), Obiang, Krsticic, Gavazzi; Wszolek (62' Bjarnason), Sansone; Gabbiadini. A disp: Fiorillo, Salamon, Castellini, Renan, Rodriguez, Mustafi, Pozzi, Regini, Barillà, Gentsoglu, Petagna. All. Delio Rossi

Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon (36' Dodô), Benatia, Castan, Balzaretti; Strootman, De Rossi, Pjanic; Gervinho, Borriello (84' Florenzi), Marquinho (63' Totti). A disp.: Skorupski, Lobont, Torosidis, Burdisso, Romagnoli, Jedvay, Taddei, Caprari, Ljajic. All: Garcia

Arbitro: Calvarese
Marcatori: 65' Benatia, 89' Gervinho
Ammoniti: Strootman, Castan, Borriello (R), Krsticic, Costa, Barillà (S)
Espulsi: Barillà
Spettatori: 21.398 (500)

MIGLIORI: Benatia, Gervinho, De Rossi

PEGGIORI: Balzaretti, Marquinho, Borriello


Arrivato in punta di piedi, Rudi Garcia si toglie già una piccola grande soddisfazione. Diventa il primo allenatore della storia giallorossa a chiudere le prime 5 giornate di campionato a punteggio pieno e regala alla Roma un primato solitario in vetta alla classifica davvero inatteso visto l'impensabile stop del Napoli al San Paolo con il Sassuolo.

Non è stata la solita bella Roma anche se ha mostrato il consueto incredibile cinismo nei secondi 45'. La squadra ha evidentemente pagato la stanchezza psico-fisica post-derby ma ha anche fatto vedere di avere una forza e una compattezza inimmaginabili fino a pochi mesi fa. L'emblema del successo giallorosso è sicuramente Mehdi Benatia. Che prima si è inventato un gol alla Messi saltando in dribbling l'intera retroguardia blucerchiata e poi ha eretto un monumentale muro davanti a De Sanctis, aiutando in maniera decisiva i compagni a difendere con i denti il vantaggio fino al gol della sicurezza di Gevinho.

E la Samp? Ha sicuramente messo in campo l'orgoglio. Per un tempo ha retto alla pari il confronto con i più blasonati rivali poi ha inevitabilmente pagato dazio. La nota da cui deve ripartire Delio Rossi è però il buon finale in cui la squadra le ha provate tutte per pareggiare, mettendo alle corde i giallorossi, come mai, fin qui, era riuscito nessuno. Di cero Gabbiadini ha giovato della presenza di Sansone. Il problema è che manca qualità a centrocampo. Ma questo è un discorso sul quale dovrà intervenire, ormai a gennaio, Garrone.

In ottica turn-over, Garcia ha deciso di dare respiro a Totti e Florenzi, dando una chance dal 1' a Borriello e Marquinho. De Rossi ha replicato preferendo Mustafi a Palombo in difesa, arretrando Wszolek a centrocampo e inserendo Sansone al fianco di Gabbiadini in attacco. La Roma, come suo solito, ha provato a macinare gioco alla ricerca degli spazi per le punte ma ha faticato a rendersi pericolosa. E non è un caso che gli unici allarmi per Da Costa siano arrivati da un paio di conclusioni da fuori senza velleità di Strootman e De Rossi.

Ben più insidiosa si è rivelata di rimessa la formazione blucerchiata. Gabbiadini ha goduto del movimento di un battagliero Sansone e per due volte ha chiamato all'intervento De Sanctis: prima con una punizione da 30 mt e poi con un velenoso sinistro a fil di palo dal limite che l'ex portiere del Napoli ha brillantemente deviato in angolo.

La Roma è rientrata dagli spogliatoi decisa a cambiare passo grazie al 4-2-3-1 già messo in mostra nel derby ma la Samp ha continuato a difendersi con ordine lasciando solo a Pjanic la possibilità di rendersi pericoloso con un destro da fuori. Si è capito che per sbloccare il risultato la squadra di Garcia avrebbe avuto bisogno di un episodio e per crearlo c'è voluta un'invenzione di Benatia al 60'. E' partito da centrocampo, ha chiesto triangolo a Pjanic e, dopo aver saltato in dribbling tre uomini, ha segnato da terra, eludendo anche uno sgambetto di Gastaldello.

Delio Rossi ha tentato il tutto per tutto, lanciando nella mischia, dopo Bjarnason, anche Pozzi e Barillà ma la Roma non ha tremato. Ha stretto le linee, ha protetto la difesa e ha rischiato solo su un cross dalla destra di Gavazzi che Bjarnason e Pozzi non sono riusciti a capitalizzare al meglio. Poi, al primo buon contropiede, all'88', ha chiuso i conti sfruttando tutta la classe del subentrato Totti: il capitano giallorosso è andato via palla al piede e ha servito un assist col contagiri a Gervinho che ha potuto così festeggiare il suo primo gol con la nuova maglia. E per la Samp si è fatta notte fonda.



Doriani
Il commento: "Prima trasferta libera di questa stagione (anche se infrasettimanale) e ancora una volta GRANDE ROMA! 5 vittorie su 5, mai successo nella storia della Roma di vincere le prime 5 partite! Gervinho si sta rivelando un acquisto azzeccato... DAJE ROMA!"