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mercoledì 22 gennaio 2014

AS Roma - Juventus 1-0 (Coppa Italia)

ROMA-JUVENTUS 1-0

ROMA: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Torosidis; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Florenzi (74' Pjanic), Totti (82' Ljajic), Gervinho.
A disp.: Skorupski, Lobont, Burdisso, Jedvaj, Dodò, Marquinho, Taddei, Ricci, Destro, Borriello.
All. Garcia

JUVENTUS: Storari; Barzagli, Bonucci, Chiellini (46' Ogbonna); Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Peluso (80' Tevez); Quagliarella, Giovinco (76' Llorente).
A disp.: Buffon, Rubinho, Caceres, Lichtsteiner, Pogba, Padoin, Asamoah, Pepe.
All. Conte

Arbitro: Tagliavento di Terni. Assistenti: Tonolini e Manganelli. IV uomo: Rocchi.
Reti: 79' Gervinho
Note: ammoniti Benatia, Florenzi, Castan (R), Peluso, Vidal (J). Recupero 4' st.
Spettatori: 56.557 (3.000 rubentini)

MIGLIORI: Maicon, Pjanic, Gervinho

PEGGIORI: Benatia, De Sanctis


Una vittoria che ha il sapore dolce della rivincita. Grazie ad un gol di Gervinho al 34’ del secondo tempo, la Roma batte 1-0 la Juve e la elimina dalla Coppa Italia. In semifinale (andata il 5, ritorno il 12 febbraio) i giallorossi affronteranno la vincente di Napoli-Lazio. Davanti ai sessantamila spettatori all’Olimpico, la squadra di Garcia vendica il ko di 15 giorni fa in campionato con una prova di carattere e intelligenza mentre i bianconeri interrompono il periodo d’oro iniziato dopo la sconfitta con il Galatasaray in Champions. La sfida delle panchine questa volta se l'aggiudica Garcia, che nella ripresa indovina il cambio decisivo (Pjanic per Florenzi) mentre Conte inserisce troppo tardi Llorente e Tevez. Come risvegliata dalla serataccia dello Stadium, la Roma ha così ritrovato il ritmo di inizio stagione infilando quattro vittorie su quattro (nove gol fatti e zero subiti) e con gli arrivi di Nainggolan e Bastos ora punta a diminuire il distacco dalla capolista in campionato.

Rispetto alla sfida con il Livorno di sabato scorso, Garcia ne cambia quattro. Fuori Dodò, Pjanic, Ljajic e Destro, dentro Maicon, Nainggolan, Florenzi e Totti. Sorpresa quindi a centrocampo, dove Pjanic lascia il posto all'ex cagliaritano, e in difesa, con il terzino greco preferito al brasiliano. Più massiccio il turnover di Conte, che stravolge la formazione schierata contro la Sampdoria. Sette cambi, con centrocampo e attacco rivoluzionati. In porta Storari, in avanti la coppia Quagliarella-Giovinco, sugli esterni Isla e Peluso. Diversi gli interpreti, ma simile l’approccio rispetto alla sfida di Torino. La Roma aggredisce la manovra bianconera, recupera palla ma non riesce a rendersi pericolosa in fase conclusiva (tra il 7’ e il 12’ due conclusioni a lato di Nainggolan e Florenzi). La Juve attende, si copre e con il passare di minuti avanza guadagnando metri. Senza Pogba e con Pirlo controllato bene da Nainggolan, però, la manovra bianconera è più prevedibile e lenta. Mancano gli inserimenti centrali e sulle fasce la squadra di Conte non trova gli spazi per avvicinarsi a De Sanctis. Ci prova Giovinco, che guadagna solo le ammonizioni di Benatia (la Juve chiede il rosso) e Florenzi. Nell’equilibrio del primo tempo il migliore è un difensore, Maicon, ma l’attacco romanista non sa sfruttare i suoi inserimenti sulla destra. 
In avvio di ripresa Conte è costretto ad effettuare il primo cambio. Fuori Barzagli per un problema muscolare, dentro Ogbonna. La Juve parte bene e dopo 50 secondi esulta. Cross di Isla dalla destra, colpo di testa vincente di Peluso ma il gioco è fermo: per l’assistente la palla è uscita. Rispetto ai primi 45’, la Roma perde brillantezza e abbassa il ritmo. Il trio d’attacco si muove poco sulla trequarti e per la difesa bianconera è più facile chiudere gli spazi davanti a Storari. La partita non è certo spettacolare come dimostra il primo tiro in porta della ripresa, firmato da Vidal al 26’. Garcia vuole il cambio di marcia e inserisce Pjanic al posto di Florenzi. Conte risponde sostituendo Giovinco con Llorente. La mossa vincente è del tecnico francese, perché il bosniaco spacca la partita ispirando il contropiede che al 34’ regala il gol vittoria ai giallorossi. Assist al centro dell’area di Strootman, tocco in acrobazia di Gervinho che batte Storari e fa esplodere di gioia l’Olimpico. Entrano anche Tevez per Peluso e Ljajic al posto di Totti, ma ormai i giochi sono fatti. La Roma passa, i bianconeri escono dalla Coppa ma non finisce certo qui. Prossimo appuntamento l’11 maggio, di nuovo nella Capitale, per la penultima di campionato. In gioco uno scudetto che è nelle mani della Juve. Il sogno proibito di Totti e compagni è di rovinarle la festa.

Il neo-acquisto Michel Bastos parte con il piede giusto


Coreografia non autorizzata in Curva Sud


Lancio di fumogeni in Curva Nord
Rubentini
Il commento di un tifoso NON tesserato: "Serata d'altri tempi all'olimpico ieri: sia per numero di spettatori (non eravamo abituati a tanta gente dall'epoca di Capello) che per intensità di tifo. Sarà per l'eliminazione diretta, sarà per il desiderio di rivincita ma l'atmosfera era decisamente diversa da ogni altra partita della stagione. Ottima la Sud, molto più seguita del solito nei cori, ottima la squadra. Un'altra serata per cui valeva la pena esserci.
Solo un paio di note: 
1- Conte afferma che avevano fatto un gol valido. La stessa cosa potevano dire quelli del Chievo quest'anno...
2- Buffon se ne va perché in disaccordo con l'arbitro (ma gli aiutini non erano l'alibi di chi non vince?). Non mi pare che se ne sia andato quando hanno vinto con gol irregolare contro il Torino..."

Scontri fuori dall'Olimpico

lunedì 20 gennaio 2014

Michel Bastos

Ha iniziato la sua carriera giocando per la squadra della sua città, il Pelotas. Trascorse la sua infanzia calcistica giocando sempre in squadre brasiliane come l'Atletico Paranaense, il Gremio e la Figueirense; esperienze intervallate da una parentesi olandese (dal 2001 al 2003), periodo in cui militò nel settore giovanile del Feyenoord e nell'Excelsior. Successivamente tentò di aprire una nuova parentesi europea, firmando per il Lilla.

Bastos si trasferì nella squadra francese del Lilla nel 2006 debuttando nella prima partita della Ligue 1 2006-2007 contro il Rennes restando in campo per 65 minuti prima di essere sostituito. Segnò il suo primo gol nel Lilla nel Derby du Nord contro il Lens; conclude la sua prima stagione in Francia con un totale di 3 gol.

Nelle due stagioni successive il suo numero di marcature si incrementò rapidamente segnando 8 gol nel campionato 2007-2008 e 14 gol in quello 2008-2009 contribuendo alla qualificazione della sua squadra all'Europa League 2009-2010.

Il 14 luglio 2009, il presidente del Lilla Michel Seydoux rivelò che il club aveva accettato l'offerta di 18 milioni di Euro offerti dal Lione per il cartellino del giocatore. Il 15 luglio 2009, Bastos superò con successo le visite mediche e firmò un contratto di quattro anni divenendo il secondo acquisto estivo del Lione dopo quello dell'argentino Lisandro Lopez. Bastos segnò il suo primo gol con la maglia della sua nuova squadra nella gara d'andata dei play-off di qualificazione per la Champions League 2009-2010 giocata contro l'Anderlecht, in un match finito 6-1 per il Lione. Conclude la sua prima stagione nella squadra guidata dal tecnico Puel realizzando ben 10 gol in Campionato e 2 gol in Champions League.

Il 29 gennaio 2013 si trasferisce in Germania allo Schalke 04 con la formula del prestito per 18 mesi. Il 2 febbraio 2013 fa il suo esordio e mette a segno il suo primo gol in Bundesliga, per il momentaneo 1-0 dello Schalke contro il Greuther Furth (gara poi persa per 1-2). Il 16 febbraio segna la sua prima doppietta in Bundesliga con la maglia dello Schalke, nella gara pareggiata 2-2 in casa del Mainz 05. Il 12 marzo 2013 segna il primo gol con la nuova maglia in Champions League in casa contro il Galatasaray. La gara terminerà poi 2-3 per i turchi e sancirà l'eliminazione dei tedeschi dalla competizione.

Il 2 agosto 2013 passa per una cifra intorno ai 4 milioni all'Al-Ain.

Dopo 12 presenze e 4 gol, passa alla Roma durante il mercato di gennaio.

Radja Nainggolan

Radja Nainggolan.JPG
Cresce calcisticamente nelle giovanili del Germinal Beerschot (Prima divisione belga) fino al 2005 quando, notato dal procuratore Alessandro Beltrami, passa al Piacenza, in quella stagione militante nella Serie B italiana. Proprio a Piacenza inizia la sua carriera professionistica, debuttando in prima squadra nel campionato 2005-2006, precisamente il 28 maggio 2006 in Piacenza-Arezzo (2-3). Rimane nelle giovanili della squadra emiliana anche nel campionato successivo, marcando una sola presenza nella stagione 2007-2008, prima di essere inserito stabilmente in prima squadra nel campionato seguente, dove ha giocato 10 gare.

La stagione 2008-2009 vede Nainggolan diventare titolare della formazione piacentina, giocando 38 gare su 42 e siglando tre reti che contribuiscono alla salvezza degli emiliani. Anche nella stagione seguente parte titolare, disputando tutte le gare del girone d'andata di Serie B (21 partite) segnando una rete. Con il club biancorosso ha totalizzato 71 presenze con 4 reti.

Il 27 gennaio 2010 passa al Cagliari in prestito con diritto di riscatto (in cambio, i sardi mandano in Emilia Mikhail Sivakov), ed esordisce in Serie A il 7 febbraio 2010 in Inter-Cagliari 3-0. Dopo aver marcato sette presenze con i rossoblù pur senza convincere (facendosi espellere dopo pochi minuti dall'ingresso in campo il 28 febbraio contro il Chievo Verona) il 21 giugno 2010 il Cagliari annuncia di avere acquistato la metà del suo cartellino. Nella prima parte della stagione 2010-2011 gioca da titolare per scelta dell'allenatore Pierpaolo Bisoli e per l'assenza di Daniele Conti, disputando contro Palermo e Roma delle prestazioni positive che ne confermano il ruolo da titolare anche quando a Bisoli subentra Roberto Donadoni. Il 31 ottobre 2010, alla nona giornata di campionato, sigla il suo primo gol in Serie A contro il Bologna con un destro al volo.

Il 31 gennaio 2011, al termine della sessione invernale di calciomercato, il Cagliari riscatta la seconda metà del suo cartellino; il 2 febbraio 2011 realizza il suo secondo gol nella massima serie, segnando contro la Sampdoria dalla lunga distanza dopo un'azione personale.

La stagione 2011-2012 vede confermare le buone prestazioni del centrocampista belga, le quali attirano l'interesse di club come Juventus e Manchester City. Tuttavia il giocatore rimane al Cagliari disputando 37 partite in campionato e realizzando una rete il 21 settembre 2011 nella sconfitta esterna (3-2) contro il Palermo.

Nella stagione 2012-2013 realizza 2 reti in 34 presenze, la prima contro il Bologna con un tiro da fuori area, la seconda contro la Roma all'Olimpico, dopo un'incursione in area. A fine campionato risulta essere il giocatore che ha compiuto più contrasti vincenti per quanto riguarda i massimi campionati europei, con un totale di 298 tackle vinti nelle ultime tre stagioni in Serie A. Il 5 ottobre 2013 rinnova il contratto con la società sarda fino al 2016, per una cifra vicina a un milione di euro l'anno.

Il 7 gennaio 2014 passa in prestito alla Roma per 3 milioni di euro, con opzione di riscatto della metà del cartellino da parte della società giallorossa fissato a 6 milioni. Due giorni dopo esordisce con la maglia giallo rossa giocando titolare nella partita di Coppa Italia contro la Sampdoria, vinta per 1-0. L'esordio in campionato avviene il 12 gennaio contro il Genoa (4-0).

AS Roma - Livorno 3-0

ROMA-LIVORNO 3-0

ROMA: De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic (70' Nainggolan), De Rossi, Strootman; Ljajic, Destro (80' Totti), Gervinho (68' Florenzi).
A disp.: Skorupski, Lobont, Burdisso, Jedvaj, Maicon, Taddei, Marquinho, Ricci, Borriello. All. Garcia

LIVORNO: Bardi; Piccini, Valentini, Rinaudo, Ceccherini (76' Lambrughi), M'Baye; Benassi (Mosquera 83'), Biagianti, Duncan (46' Borja); Greco; Paulinho.
A disp.: Anania, Aldegani, Biagianti, Emerson, Gemiti, Coda, Luci, Belingheri, Siligardi, Emeghara.
All.: Perotti.

Arbitro: Russo di Nola. Assistenti: Tasso e Meli. IV uomo: Tonolini.Assistenti di porta: Peruzzo e Nasca.
Reti: 6' Destro, 37' Strootman, 80' Ljajic
Note:  ammonito Castan (R). Angoli 8-0 per la Roma. Recupero 2' pt, 2' st.
Spettatori: 36.000

MIGLIORI: Destro, Ljajic, Strootman

PEGGIORI: /


La Roma inizia il girone di ritorno alla grande battendo 3-0 il Livorno con i gol di Destro, Strootman e Ljajic. Tutto semplice per i giallorossi: Destro segna subito, il resto del match è un'esibizione della squadra di Garcia. Con un protagonista: Strootman. L'olandese è padrone assoluto del centrocampo, intercetta decine di palloni, mette i compagni davanti al portiere più volte e segna anche il gol del raddoppio. Il quinto della stagione, diventando capocannoniere della Roma insieme con Florenzi e Benatia. Il suo rendimento, alla prima stagione in Italia, è da top player. Con i tre punti in tasca, ora i giallorossi possono concentrarsi sulla super sfida di Coppa Italia contro la Juve. 

Garcia fa turnover: in panchina Maicon, Florenzi e Totti, dentro Torosidis, Ljajic e Destro. Perotti, alla sua prima sulla panchina del Livorno, tiene in panchina Emerson e Luci. Poco più di cinque minuti e la Roma sblocca la partita. Azione sulla destra di Ljajic che serve al centro Gervinho (non in fuorigioco perchè dietro alla linea del pallone), l'ex Arsenal cicca il pallone, ma sul secondo palo è pronto Destro che non sbaglia. Gli ospiti non pungono e allora la squadra di Garcia va alla costante ricerca del 2-0. Gervinho e Destro sprecano parecchie palle gol. E allora ci pensa Strootman a raddoppiare. L'olandese lancia Destro, l'attaccante tenta il tocco sotto ma il pallone viene respinto, arriva il centrocampista che di sinistro insacca. Non c'è partita. La Roma in campo fa quello che vuole e continua a collezionare occasioni da rete. Nella ripresa la musica non cambia. Nainggolan, entrato al posto di Pjanic, va via in contropiede e serve Ljajic, l'ex viola rientra sul destro e fulmina Bardi: 3-0, partita finita.




livornesi

Il commento: "A -4 giorni dall'attesissima rivincita contro la Juventus (questa volta all'Olimpico), la Roma, con disarmante facilità, si sbarazza del Livorno con un 3-0 senza storie. FORZA ROMA!"

sabato 11 gennaio 2014

AS Roma - Genoa 4-0

ROMA-GENOA 4-0

ROMA (4-3-3): 26 De Sanctis; 13 Maicon (82' Jedvaj), 29 Burdisso, 17 Benatia, 3 Dodò; 44 Nainggolan, 6 Strootman, 15 Pjanic (69' Destro); 24 Florenzi (77' Marquinho), 10 Totti, 27 Gervinho A disp.: 1 Lobont, 28 Skorupski, 35 Torosidis, 11 Taddei, 94 Ricci, 88 Borriello, 18 Caprari
All.: Rudi Garcia

GENOA (3-5-1-1): 1 Perin; 3 Antonini, 21 Manfredini, 15 Marchese; 20 Vrsaljko (68' De Maio), 27 Matuzalem, 79 Cabral, 8 Biondini, 13 Antonelli; 91 Bertolacci (61' Cofie); 16 Calaiò (82' Konate) A disp.: 53 Bizzarri, 32 Donnaruma, 2 Sampirisi, 18 Fetfatzidis, 69 Sturaro, 26 Centurion, 9 Stoian
All.: Gian Piero Gasperini

ARBITRO: Calvarese di Teramo 
MARCATORI: 25' Florenzi (R), 29' Totti (R), 42' Maicon (R), 52' Benatia (R)
AMMONITI: 23' Matuzalem (G), 58' Antonelli (G), 85' Cofie (G)
ESPULSI: 58' Matuzalem (G)
SPETTATORI: 38.000 (100 genoani)

De Sanctis SV - Mai impegnato nel match.

Maicon 7 - Non ha rivali sulla fascia, il goal è la sintesi del contropiede. (82' Jedvaj SV).

Benatia 7.5 - Nessun problema in difesa, in area avversaria è un gigante. Quinto gol stagionale.

Burdisso 6.5 - Esperienza da vendere e Calaiò non lo impensierisce mai.

Dodò 7 - In grande cresciata e in condizione fisica straripante.

Pjanic 6 - Non al meglio, ancora in fase di recupero. (72' Destro 6 - In crescita, ma sbaglia due buone chance da rete).

Strootman 7 - In coppia con Naiggolan formano una diga insuperabile.

Nainggolan 7 - Prestazione da veterano, gli manca solo il goal.

Florenzi 8 - Ritrova il goal con una magia, poi un assist perfetto per Maicon: prestazione da incorniciare. (78' Marquinho SV).

Totti 7,5 - Goal e gioco intenso per tutta la squadra, autentico regista avanzato dei giallorossi.

Gervinho 6 -Tanto movimento e imprevedibilità ma sotto porta la mira è da rivedere.

All: Garcia 8 - Formazione perfetta e reazione psicologica dopo la sconfitta di Torino altrettanto impeccabile.

Roma-Genoa 4-0, un eurogol di Florenzi rialza i giallorossi

La Roma manda definitivamente in soffitta la scoppola di Torino, travolgendo con un netto 4-0 il Genoa. Un successo importante che, pur non riducendo il divario dalla Juve, consente ai giallorossi di tenere a distanza il Napoli nella corsa per il 2° posto. Non c'è stata mai partita. Troppo ampio il divario tecnico tra le due squadre. I grifoni sono stati in partita 25'. Poi, una volta incassato il gol di Florenzi, hanno, in pratica, alzato bandiera bianca. La trasferta in casa della Roma continua, così, ad essere un incubo per il Genoa che ha incassato all'Olimpico la 9/a sconfitta di fila.

Privo degli squalificati Castan, De Rossi e Ljajic, Garcia si è affidato a Burdisso, Florenzi e al neo-arrivato Naingollan a centrocampo per non alterare gli equilibri della squadra. Sul fronte opposto Gasperini, costretto a rinunciare a Gilardino, ha lanciato Calaiò unica punta, avanzando alle sue spalle Bertolacci, e ha inserito fin dal 1' il nuovo acquisto Cabral.

I giallorossi hanno fatto la partita fin dalle prime battute ma hanno faticato a trovare spazi nell'accorta retroguardia rossoblu, ben sorretta, soprattutto dall'attento Antonini. Il 4-2-3-1 deciso in corsa da Gasperini per contrastare il 4-2-3-1 dei padroni di casa ha funzionato fino a quando la Roma non ha cambiato passo. La svolta è arrivata al 25': Totti è andato via sulla trequarti ed è stato steso al limite da Marchese. Sugli sviluppi della punizione, calciata dallo stesso Totti e respinta dalla barriera, si è avventato Florenzi che ha infilato l'angolo con una rovesciata degna del miglior Parola.

Il Genoa ha accusato il colpo e, dopo aver rischiato su un contropiede di Gervinho, ha incassato il raddoppio: l'ivoriano è andato via sulla destra e ha smarcato al tiro Totti che con un destro deviato da Manfredini ha trovato il modo per mettere a segno il 231° gol in serie A. I grifoni hanno provato ad alzare il baricentro ma al 43', di rimessa, sono stati puniti ancora da Maicon che, servito solo in area da Florenzi, ha comodamente battuto Perin per la terza volta.

Il Genoa ha provato ad alzare il baricentro in avvio di ripresa ma è stato ancora punito: al 53' a calare il poker ha pensato Benatia con un bel colpo di testa su angolo di Totti. Per il marocchino è il 5° gol stagionale, bottino niente male per un difensore.

Già senza storia, la gara è definitivamente terminata al 59' quando Matuzalem, all'atto della sostituzione con Cofie, ha deciso di rispondere con un gesto provocatorio al pubblico giallorosso che lo fischiava ricordando i suoi trascorsi alla Lazio. Calvarese lo ha ammonito per la seconda volta e ha costretto il Genoa a proseguire in 10.

Capito l'antifona, Gasperini ha inserito anche De Maio al posto di Vrsaljko per contenere il passivo. Obiettivo centrato anche grazie a Totti e al subentrato Destro che, soli davanti alla porta, non hanno avuto il cinismo per infierire ulteriormente. E così il finale si è trasformato in una passerella in cui ha trovato modo di esibirsi anche il giovane Jedvaj. L'occasione giusta per esordire in serie A, in attesa di test più probanti.



Il commento: "Vittoria netta, senza storia, che ad un certo punto ha dato anche la sensazione di permettere un avvicinamento alla Juve in classifica (salvo poi vincere 1-4). Bene tutti, soprattutto Florenzi che torna al gol dopo 3 mesi (E CHE GOL!) e Benatia che arriva addirittura a 5 gol in campionato da difensore. Da segnalarsi l'espulsione di Matuzalem (ex Lazio) che al momento della sostituzione risponde ai fischi in maniera provocatoria, secondo giallo e rosso. Ben gli sta."

LA ROVESCIATA DI FLORENZI!

AS Roma - Sampdoria 1-0 (Coppa Italia)

ROMA-SAMPDORIA 1-0

ROMA: Skorupski; Torosidis, Burdisso, Castan, Dodò (92' Benatia); Nainggolan (69' Strootman), De Rossi, Taddei; Florenzi (75' Gervinho), Destro, Ljajic.
A disp.: De Sanctis, Lobont, Jedvaj, Maicon, Marquinho, Ricci, Totti, Gervinho, Caprari.
All. Garcia.

SAMPDORIA: Fiorillo; Rodriguez, Fornasier, Salamon, Castellini; Obiang, Maresca (80' Gentsouglu); Sansone, Bjarnason (89' Gavazzi), Wszolek; Pozzi (59' Petagna).
A disp.: Da Costa, Mustafi, Palombo, De Silvestri, Poulsen, Renan, Krsticic, Eramo, Soriano, Gabbiadini, Eder.
All. Mihajlovic.

Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa. Assistenti: Paganessi e De Luca. IV uomo: Tagliavento.
Reti: 6' Torosidis (R)
Spettatori: 20.493

MIGLIORI: Torosidis, Dodò, Nainggolan

PEGGIORI: Ljajic, Burdisso, Destro


Il contraccolpo temuto dopo la sconfitta di Torino non c’è stato. La Roma riparte subito bene in Coppa Italia eliminando la Samp grazie ad un gol di Torosidis. Nei quarti, scherzi del tabellone, affronterà proprio i bianconeri il 21 gennaio all’Olimpico in una sfida che sa già di rivincita. Positiva la prestazione di Nainggolan, attrazione principale della serata. Il nuovo acquisto giallorosso, titolare un po’ a sorpresa, ha giocato 69’ dimostrando grande personalità. I compagni lo hanno cercano costantemente, come fosse un veterano, e l’impressione è che non farà fatica ad adattarsi negli schemi di Garcia. Interdizione, buon palleggio e a referto anche un’ammonizione e un paio di conclusioni nel primo tempo. La prima timida, la seconda un po’ sprecata davanti alla porta. Ma un esordio con gol forse sarebbe stato troppo. 

Rudi Garcia decide di fare un turnover mirato: debutto per il giovane portiere Skorupski, in difesa spazio a Torosidis e Burdisso e rientro di Destro e Florenzi nel trio offensivo. La novità più grande è però a centrocampo, dove il tecnico francese lancia dal 1’ Nainggolan. Grazie agli ultimi documenti del trasferimento arrivati al fotofinish, il centrocampista belga si ritrova da subito in mezzo al campo. Con De Rossi e Taddei, il belga forma un centrocampo di forza, qualità ed esperienza che mette in difficoltà i blucerchiati. La Samp, schierata con Pozzi terminale offensivo e il trio Sansone-Wszolek-Bjarnason a supporto, non riesce ad organizzarsi contro la muraglia giallorossa e al 6’ va già sotto. Bella sgroppata di Dodò sulla fascia, cross in mezzo per Destro che non riesce a concludere. Sul rimpallo Torosidis è pronto a beffare Fiorillo. Ma il portiere blucerchiato diventa presto protagonista del primo tempo. Al 25’ respinge un piatto destro di Nainggolan, che già pregustava il primo gol sotto la curva Sud. Poi un grande intervento su Ljajic e la doppia parata prodigiosa su Florenzi che tiene a galla la Sampdoria. 

Nella ripresa i ritmi di gioco si alzano. Merito della Sampdoria, che inizia a pressare a tutto campo alla ricerca del pareggio. La Roma inizia a sbagliare qualche passaggio di troppo e i blucerchiati provano ad approfittarne. All’8’ azione veloce chiusa dalla conclusione di Sansone che Skorupski para a terra. I giallorossi rispondono con un contropiede di Ljajic che sfuma sul fondo. Mihajlovic ci crede e cambia. Al 15’ dentro Petagna, fuori Pozzi. Garcia richiama Nainggolan, al suo posto Strootman. Poi è il turno di Gervinho per Florenzi. La Roma controlla bene ma spreca troppe ripartenze non riuscendo a chiudere la gara. Al 37’ Torosidis sfiora la doppietta con un pregevole pallonetto. La Samp non molla, ma non trova il guizzo finale per riaprire i giochi.






Immagine che rappresenta l'assurdità del calcio italiano
Il commento: "Eccellente Curva Sud, come spesso capita in queste partite. Fumogeni giallorossi, tifo compatto, diversi petardoni post-capodanno di notevole potenziale. Un bel settore, con la Curva Nord chiusa e i ragazzi spostatisi in Distinti Sud. Discretamente piena anche la Tribuna Tevere. Insomma una buona presenza per un apartita disputata ad un orario infelice che ha comportato un afflusso all'ultimo minuto". (da asromaultras.org)

Juventus - AS Roma 3-0

JUVENTUS-ROMA 3-0

JUVENTUS: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (78' Marchisio), Pirlo, Pogba, Asamoah; Tevez (60' Vucinic), Llorente (81' Quagliarella).A disp.: Storari, Rubinho, Ogbonna, Peluso, De Ceglie, Caceres, Isla, Padoin, Giovinco.All. Conte.

ROMA: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò (55' Torosidis); Pjanic (55' Destro), De Rossi, Strootman; Ljajic, Totti (72' Florenzi), Gervinho.A disp.: Skorupski, Lobont, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Bradley, Marquinho, Taddei, Ricci, Borriello, Caprari.All. Garcia.

Reti: 17' Vidal, 48' Bonucci, 77' rig. Vucinic
Arbitro: Rizzoli di Bologna. Assistenti: Stefano e Faverani. IV uomo: Manganelli
Ammoniti: Tevez, Chiellini (J), Gervinho, Ljajic (R), Barzagli (J)
Espulsi: al 74' De Rossi (R) per gioco pericoloso e Castan (R) al 76' per fallo di mano volontario
Spettatori: 41.365

MIGLIORI: Dodò, Strootman, Benatia

PEGGIORI: Castàn, Ljajic, Totti


Primo colpo a vuoto per la Roma, decima vittoria di fila per Juventus, ė il bilancio di una partita nervosa che consegna ai bianconeri un vantaggio di 8 punti in classifica sulla squadra di Garcia.

La disfatta romanista arriva violenta, non somiglia a quelle degli anni scorsi, ma fa malissimo. Tre a zero e ambizioni tricolori lontanissime.

La Juve non parte con la solita raffica. Anzi la prima occasione è della Roma. Con Bonucci che sbaglia un intervento e consente a Totti di servire Ljajic che non ė reattivo e tira addosso a Buffon.

Ma la prima volta che la Juve entra in aerea segna. Fallo laterale, tunnel di Tevez e palla a Vidal che al 17" insacca un po" defilato, complici errori vari (il più grave quello di De Rossi). La Roma a quel punto tiene il pallone in maniera sterile. Succede poco nel resto del primo tempo.

Il tracollo arriva nella ripresa quando si sgretolano le certezze e l"autostima della corazzata di Garcia. Prima una palla inattiva, a Castan sfugge Bonucci pescato in area da una punizione di Pirlo , e di destro infila sul secondo palo.

Garcia tenta di reagire, cambia Pjanic e Dodò con Destro e Torosidis, mettendo in campo un quadridente offensivo che però manca di supporto dal reparto di centrocampo.

Al 29" De Rossi si fa espellere per un fallaccio su Chiellini (autore a sua volta di un"entrata orrenda su Pjanic), al 32" Castan blocca con una mano sulla linea di porta, il che significa espulsione. Sul dischetto va l"ex Vucinic che non sbaglia. Tre a zero con la Roma in nove: quel d"ora che manca alla fine appare come un incubo, ma la Juve tira il freno e il risultato non cambia. Una disfatta per la Roma, un mezzo tricolore per la Juve.


Settore Ospiti Roma
Curva Sud Juventus
Il commento: "Prima sconfitta stagionale in gare ufficiali, mai la Roma aveva perso così tardi! Il 3-0 non è sicuramente il risultato meritato sul piano del gioco, la differenza sta tutta nel cinismo. Noi in ogni partita sprechiamo valanghe di occasioni, mentre la Juve, almeno in questa partita, non ha sbagliato nulla. Ma ho la sensazione che al ritorno all'Olimpico, sarà tutta un'altra storia... FORZA ROMA!".

mercoledì 1 gennaio 2014