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sabato 26 aprile 2014

AS Roma - Milan 2-0

ROMA-MILAN 2-0

Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon (38' Torosidis), Toloi, Castan, Dodò; De Rossi, Pjanic (41' st Taddei), Nainggolan; Gervinho, Totti (32' st Florenzi), Ljajic. A disp.: Skorupski, Lobont, Jedvaj, Torosidis, Romagnoli, Bastos, Mazzitelli, Ricci. All. Garcia

Milan (4-2-3-1): Abbiati; Bonera, Rami, Mexes, Constant; Muntari (13' st Essien), Montolivo; Honda (35' st Robinho), Kakà, Taarabt; Balotelli (24' st Pazzini). A disp.: Amelia, Gabriel, De Sciglio, Abate, Zaccardo, Emanuelson, Silvestre, Zapata, Saponara, Poli. All. Seedorf

Arbitro: Tagliavento
Ammoniti: Muntari, Honda, Pjanic, Totti, Nainggolan, Rami
Reti: 43' Pjanic, 19' st Gervinho

MIGLIORI: Pjanic, Toloi, De Rossi

PEGGIORI: Maicon


Non è finita finché non è finita. È questo lo spirito della Roma, è questo il messaggio lanciato al campionato dai giallorossi di Garcia che tolgono alla Juve l'eventuale primo match point col Sassuolo e rimettono pressione ai bianconeri. Il 2-0 al Milan firmato Pjanic-Gervinho vale gli 85 punti e il nuovo -5 dalla vetta della classifica: spazzata via ogni rassegnazione che non sia quella matematica, ogni accettazione dolorosa di un'inevitabilità che non esiste se non nella testa di chi si accontenta. Nell'Olimpico in festa rimane, essenziale e accecante, la consapevolezza di dover imporre sempre il gioco e di conquistare il risultato pieno, la mentalità da grande squadra che il tecnico francese ha restituito alla Capitale, la mentalità che serve per sognare ancora lo scudetto e per lottare nella Champions che verrà. 

Si parte con la Roma che cerca spazio sugli esterni: Dodò alterna iniziative di personalità, in una delle quali sfiora anche il vantaggio, a tentativi alla Guarin di lanciare il contropiede avversario con retropassaggi per Kakà prima e Balotelli poi. Il baby brasiliano resta comunque più attivo di Maicon che misura ragionato ogni affondo. Con Gervinho un po' oscurato, è Totti a smistare palloni deliziosi in avvio per poi cedere il testimone a Pjanic: proprio il bosniaco inizierà l'azione più pericolosa dei giallorossi conclusa da Ljajic con dribbling in area e diagonale velenoso che sarebbe vincente senza la scivolata disperata di Rami. E il Milan? Illuminato nei minuti iniziali da uno spumeggiante Taarabt, il Diavolo perde l'effervescenza non appena si sfiata il marocchino. Balotelli si nota più per i contatti con gli avversari che per giocate importanti, subissato da fischi e ben controllato da Castan e il nuovo socio Toloi, Kakà si inabissa nel vuoto del gioco rossonero e quando Dodò lo imbecca non riesce a scrollarsi di dosso De Rossi che vanifica la sua conclusione. 

Muntari e Honda finiscono sul taccuino di Tagliavento, la Roma domina ma non trova la mossa giusta, fino al 44', il minuto nel quale si si accende la scintilla balcanica di Pjanic: triangolo veloce con Totti e poi slalom solitario dalla trequarti con uno, due, tre milanisti saltati in rapida successione e piattone a superare Abbiati. Una serpentina entusiasmante tra Muntari, Montolivo e Rami con finte di corpo, tocchi corti e rapidi e il ricamo finale del tunnel al difensore marocchino per chiudere la meraviglia che vale il gol del vantaggio del talento bosniaco blindato da un Sabatini profetico nel prepartita.

Milan aggressivo ad inizio ripresa: Montolivo servito da Kakà non trova la porta a De Sanctis battuto, Taarabt e il suo destro a incrociare viene respinto da Toloi. Risponde la Roma, punizione astuta di Totti rasoterra in area a sfruttare il movimento di Pjanic che arretra velocemente per calciare, destro sporcato da Rami che Abbiati riesce a raggiungere in tuffo. Squadre allungate, tanti spazi, fioccano le occasioni. Ma il sussulto rossonero non dura più di un quarto d'ora, un crollo fisico a cui segue, fatale, quello psicologico dopo il 2-0 giallorosso: Totti conclude potente verso Abbiati che respinge corto, Gervinho si avventa in posizione di leggero fuorigioco e insacca il gol che chiude i giochi. 

Totti e Nainggolan si vedono sventolare il giallo, per il belga significa niente trasferta a Catania. Il Milan è in bambola, Seedorf richiama anche un Balotelli ormai spaesato e in cerca di rogne più che di palloni giocabili, Garcia regala l'applauso dello stadio al capitano, a Maicon e a Pjanic, letteralmente osannato. L'orchestra Roma suona anche la nona vittoria consecutiva e ora aspetta un regalo dal Sassuolo che, se vuole restare in A, deve trovare punti anche contro la Juve. «Devono salvarsi e mi aspetto giochino di conseguenza», ha ammonito Garcia. E il suo desiderio è quello di tutto il popolo giallorosso.

Curva Nord





Curva Sud




Coreografia della Tribuna Tevere

lunedì 21 aprile 2014

Fiorentina - AS Roma 0-1

FIORENTINA-ROMA 0-1

FIORENTINA (4-3-3): Neto; Tomovic, RodriguezGo., Savic,Pasqual; Aquilani(Dall’81’ Vargas), Pizarro, BorjaValero; Cuadrado,Matos(dal 45’ Matri),Ilicic(dal 73’ Joaquin).Rosati, Roncaglia, Diakite, Compper, Bakic, Ambrosini, Wolski, Anderson, Matri, Joaquin, Vargas, Lupatelli.All.Montella.

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Toloi, Castan, Dodo(Dall’86’ Torosidis); Pjanic, De Rossi, Nainggolan; Gervinho, Totti(dal 75’ Florenzi),Ljajic(dal 79’ Bastos).Skorupski, Lobont, Jedvaj, Romagnoli, Torosidis, Taddei, Ricci, Mazzitelli, Bastos, Marin,Florenzi.All.Garcia.

Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo
Marcatori: 26’ Nainggolan

Ammoniti: 40’ Ljajic, 42’ Pasqual, 53’ Castan, 56’ Dodo, 70’ Toloi, 91’ Tomovic, 94’ Matri
Spettatori: 34.554 (3000 Romanisti)

MIGLIORI: Castàn, Nainggolan, Ljajic

PEGGIORI: Gervinho, Totti, Pjanic


La Roma di Garcia non molla la Juventus. I giallorossi espugnano 1-0 il Franchi di Firenze e rispondono così ai bianconeri piegando a domicilio la Fiorentina di Montella. Una partita disciplinata dal punto di vista tattico della Roma che grazie allo squillo di Nainggolan (25') conquista tre punti fondamentali nella folle corsa con la Juve in testa al campionato. Sono sempre otto i punti di distanza tra le due squadre, ma è fuori discussione che bianconeri e giallorossi abbiano giocato un campionato a parte rispetto a tutti gli altri team della Serie A. Con questa vittoria, infatti, la Roma si è presa matematicamente i gironi di Champions League staccando definitivamente il Napoli (ora a -14 a quattro giornate dalla fine). Resta certamente il rammarico di aver messo a referto una stagione quasi perfetta proprio nell'anno dei record della Juve che con 360' da giocare ha già raggiunto quota 90 (quota 100 ancora possibile). L'anno scorso per vincere il campionato sono bastati 87 punti, quest'anno, molto probabilmente sarà la stessa Roma ad infrangere quella quota aumentando di certo i rimpianti. Poco da fare, invece, per la Fiorentina che solo nella ripresa costruisce una palla gol limpida con Savic in occasione di una punizione battuta da Ilicic. Poi solita grande affidabilità dei giallorossi che non lasciano spazi agli attaccanti viola stasera più che mai poco ispirati.

Nella prima frazione Gervinho manca clamorosamente il vantaggio dopo una grande azione avviata da Totti, poi il gol di Nainggolan che spezza in due la gara: Ljajic verticalizza perfettamente per il belga che in scivolata anticipa in un colpo solo difesa e portiere. Palla in rete e Roma in vantaggio. La Fiorentina si riversa in attacco con la forza della disperazione senza però mai riuscire a creare occasioni da gol pericolose. Tante proteste su un tocco di gomito di Totti in area, ma il braccio è attaccato al corpo e non c'è volontarietà. Nella ripresa la Roma controlla senza troppe difficoltà e se si prescinde dallo svarione che lascia solo Savic in area, non corre mai pericoli reali. Gli inserimenti da parte di Garcia di Florenzi e Bastos (al posto di Totti e Ljajic) non cambiano l'inerzia della partita che resta saldamente nelle mani della Roma. Montella, che ancora una volta non riesce a sconfiggere i giallorossi, le prova tutte per tentare la rimonta, buttando nella mischia prima Matri (ad inizio ripresa per Matos), poi Joaquin (per Ilicic) e quindi Vargas (per Aquilani) ma la Fiorentina sembra priva di spunti e di idee, imbrigliata dalla ragnatela della Roma. Finisce dunque 1-0 con i capitolini che si prendono la venticinquesima vittoria in campionato (su 34 gare giocate) e pure i gironi di Champions League. La Fiorentina, invece, dopo la decima sconfitta stagionale, deve stare attenta al ritorno dell'Inter, ora distante solo due punti (58 contro 56). Il quarto posto non è più così blindato.








DOPO TRE ANNI DI ASSENZA, LA ROMA TORNA IN CHAMPIONS LEAGUE!

FORZA ROMA!

lunedì 14 aprile 2014

AS Roma - Atalanta 3-1

ROMA-ATALANTA 3-1

ROMA: De Sanctis; Maicon (79′ Romagnoli), Toloi, Castan, Dodò; Taddei, De Rossi, Nainggolan; Gervinho, Totti (75′ Bastos), Ljajic (87′ Ricci).
A disp.: Skorupski, Lobont, Jedvaj, Torosidis, Mazzitelli, Berisha.
All. Garcia

ATALANTA: Consigli; Benalouane, Stendardo (73′ Lucchini), Yepes, Brivio; Estigarribia (’65 Baselli), Cigarini, Migliaccio, Bonaventura; Denis, De Luca (59′ Livaja).
A disp.: Sportiello, Frezzolini, Nica, Bellini, Raimondi, Carmona, Giorgi, Kone, Betancourt.
All. Colantuono

Arbitro: Guida di Torre Annunziata. Assistenti: Padovan e Vuoto. IV uomo: Passeri
Reti: 13′ Taddei, 44′ Ljajic, 63′ Gervinho, 78′ Migliaccio
Note: Ammoniti Stendardo (A), Cigarini (A), Estigarribia (A).  Recupero: 2′ P.T, 3′ S.T
Spettatori: 41.466 (20 atalantini)

MIGLIORI: De Rossi, Ljajic, Gervinho

PEGGIORI: Maicon


La Roma non si ferma. Nonostante la squalifica di Destro e le numerose assenze (mezza squadra fuori per infortuni e squalifiche) i giallorossi liquidano l'Atalanta con un bel 3-1 all'Olimpico e centrano la settima vittoria consecutiva. La Juve torna a +5, e il campionato è di nuovo aperto in attesa della sfida dei bianconeri in trasferta contro l'Udinese lunedì sera. Garcia continua a crederci e anche la squadra. Benatia, che dovrà star fuori per un mese per l'infortunio subito nel finale a Cagliari, vuole recuperare a tutti i costi per la sfida con la Juve all'Olimpico alla penultima di campionato: questo è un segnale. Il difensore marocchino era a bordo campo a seguire il riscaldamento della squadra: la forza della Roma è il gruppo, così unito e compatto che Garcia vorrebbe che questo campionato non finisse mai. Probabilmente anche perché sa che in cinque giornate è quasi impossibile riprendere la Juve.
  
Senza Destro, Benatia, Florenzi, Pjanic e Strootman, contro l'Atalanta Garcia ha ritrovato Ljajic: l'attaccante serbo, messo in disparte nel girone di ritorno, ha segnato il gol del 2-0, fatto un prezioso assist a Gervinho in occasione del 3-0, e colpito un palo con un gran tiro da fuori. Non segnava dalla sfida con il Verona del 26 gennaio. Poi, solo spezzoni di partita deludenti. Oggi si è preso la sua rivincita e ha fatto vedere che per questa Roma può essere importante anche lui. Così come Taddei, reinventato da Garcia come centrocampista centrale, che ha sbloccato il risultato al 13' con un bel destro dal limite. È il secondo gol consecutivo all'Olimpico per il brasiliano, dopo quello realizzato con il Parma. Gervinho ha chiuso il match sfruttando la sua velocità in contropiede al 63', con una botta imprendibile per Consigli. La Roma ha sfiorato anche il 4-0 con Ljajic e Gervinho, poi al 78' è arrivato il gol di Migliaccio che ha beffato Maicon di testa, mettendo un po' di pepe sul finale di un match senza storia. È mancato il gol di Totti, ma la sua presenza in campo si è sentita, anche se il capitano non è al meglio. Con lui la media punti della Roma è nettamente più alta e non è un caso. 

Con questi tre punti i giallorossi blindano il secondo posto, a +15 sul Napoli e continuano a inseguire il sogno scudetto. Basta fare tre punti nelle prossime cinque partite per avere la matematica certezza dell'ingresso diretto in Champions League. 79 punti a cinque partite dal termine del campionato, frutto di 24 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte. Numeri da record (eguagliato anche quello di vittorie in un campionato, del 2009/2010) che probabilmente non basteranno per vincere lo scudetto perché davanti c'è una Juventus fortissima, che non perde un colpo. Questo potrebbe essere l'unico rammarico di Garcia.






Settore Ospiti Atalanta

venerdì 11 aprile 2014

Cagliari - AS Roma 1-3

CAGLIARI-ROMA 1-3

CAGLIARI: Avramov; Pisano, Oikonomou, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Ekdal (50′ Eriksson); Cossu (67′ Ibraimi); Pinilla, Nenè (57′ Ibarbo)
A disp.: Silvestri, Avelar, Perico, Del Fabro, Murru, Cabrera, Tabanelli, Sau.
All. Lopez

ROMA : De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Romagnoli (46′ Torosidis); Nainggolan (84′ Bastos), De Rossi, Pjanic (74′ Taddei); Florenzi, Destro, Gervinho.
A disp.: Skorupski, Lobont, Toloi, Dodò, Ricci, Totti, Ljajic.
All. Garcia

Arbitro: Massa di Imperia. Assistenti: Bianchi e Preti. IV uomo: Padovan
Reti: 32′, 56′ e 73′ Destro, 89′ rig. Pinilla
Note: ammoniti Pjanic (R), Astori (C), Romagnoli, Destro, Florenzi (R). Recupero 1′ pt, 4′ st
Spettatori: 5.000 circa (tutto esaurito) 200 Romanisti

MIGLIORI: DESTRO, Nainggolan, Gervinho

PEGGIORI: Romagnoli, Pjanic, Benatia

"La maglia della Roma me la levo solo per lanciarla ai miei tifosi"
Daniele De Rossi



Destro, Destro, Destro. La Roma vince 3-1 a Cagliari con una tripletta del suo attaccante più in forma. Del suo bomber ormai indiscusso. Settimo gol nelle ultime sei presenze, tredicesimo in campionato: numeri pazzeschi se si considera anche il calvario del post infortunio che ha influenzato la prima parte del suo campionato. Era dal '95 che i giallorossi non vincevano in Sardegna, ma questa squadra quest'anno è fatta per abbattere i record. Il rigore nel finale di Pinilla non fa male, se non alle statistiche giallorosse. Quello che conta è che Garcia e i suoi si portano a -5 dalla Juve, impegnata in casa contro il Livorno nel posticipo di domani. Insomma, la Roma il suo dovere l'ha fatto: intanto oggi ha guadagnato matematicamente l'accesso ai preliminari di Champions. Ora sta agli altri rispondere.

"Una squadra che lascia un segno nella storia è quella che vince i titoli: la corsa al primo posto non è ancora chiusa, ma non dipende da noi. A fine stagione faremo i conti e le valutazioni e vedremo chi ha fatto bene e chi meno. Noi abbiamo fatto grandi cose, come la Juventus. Abbiamo nelle nostre mani solo la conferma del secondo posto, e proveremo a tenere questa posizione fino alla fine della stagione". Intervistato da Sky, l'allenatore della Roma Rudi Garcia smorza i toni ed evita di parlare di rimonta o scudetto. Preferisce invece sottolineare i meriti della sua squadra, ed elogia il match winner. "All'inizio Destro era infortunato e ha giocato solo mezza stagione - dice Garcia -. Ha dimostrato di essere un attaccante completo e ha capito che deve dare sempre il massimo in campo. Ha una grande voglia di vincere e deve mantenerla sempre. Giocando con gli altri può ancora migliorare, quando gioca con Totti svaria sia al centro sia sulla fascia e può essere efficace anche lontano dall'area di rigore". Sulla partita dice che "sapevamo di dover essere pazienti nella gestione della palla e stare attenti sulle fasce. Questo era un campo difficile, dove la Roma non vinceva da 19 anni, ma la squadra ha fiducia nelle sue qualità e nella sua forza e abbiamo centrato l'obiettivo di vincere e andare a -5 dalla Juventus. È una vittoria meritata".

Settore ospiti Roma
Cagliaritani

IL CASO DESTRO
Ingiustizia è fatta. Alle 13.30 di ieri il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha deliberato «di sanzionare il calciatore Mattia Destro, in relazione alla segnalazione del Procuratore federale, con la squalifica di tre giornate effettive di gara» per la manata rifilata ad Astori al 33’ di Cagliari- Roma. Tre turni che diventano automaticamente quattro vista l’ammonizione per simulazione rimediata da Destro che era diffidato.

Una stangata scandalosa e ingiustificata per modi e tempi in cui è arrivata. La Roma non ci sta e per bocca del dg Baldissoni ha già annunciato battaglia: «Siamo sconcertati e preoccupati dalla deriva della giustiza sportiva. Questa non è prova tv ma moviola in campo. È stato già presentato preavviso di ricorso di urgenza. E sicuramente andremo fino in fondo». Il mondo arbitrale se ne lava le mani, «non ho da fare alcun commento, non mi interessa» le parole del presidente dell’Aia, Marcello Nicchi.

Non si sbilancia neanche Abete. «È opportuno attendere – ha detto ieri il presidEnte della FIGC -. Sulla base del ricorso della Roma e delle argomentazioni che saranno portate in esito alle decisioni che meriterà di assumere la Corte di Giustizia federale si potrà avere un quadro più organico di questa situazione». Parole che lasciano intendere la delicatezza della questione. L’Italia, senza volerlo e senza rendersene conto, potrebbe essere di fronte a una svolta: per la prima volta nella storia del calcio italiano viene adottata la moviola in campo. Questa è anche la tesi di Fabio Caressa, direttore di Sky- Sport24. E proprio l’emittente satellitare domenica, già nell’intervallo di Cagliari-Roma, aveva fatto partire un processo con sentenza definitiva ad effetto immediato a danno di Mattia Destro. Un vero e proprio linciaggio mediatico quello che ha colpito l’attaccante giallorosso, stesso trattamento riservato peraltro già a De Rossi.

E quello che fa arrabbiare ancora di più i romanisti è che non vi sia uguale trattamento quando i protagonisti si chiamano Daniele Conti (nessuno ha fatto rivedere la sua gomitata a Pjanic) o Chiellini. «Il Giudice Sportivo ha commesso un errore giuridico gravissimo e deve essere sospeso o cambiato – la presa di posizione di Caressa -. Perché la prova tv va applicata solo per falli non visti e non sanzionati in campo. Altrimenti è moviola. Quello di Destro è stato un fallo non visto ma sanzionato in campo con il calcio di punizione. Vedrete che la Roma facendo ricorso lo vincerà».

Nel comunicato del Giudice sportivo il gesto di Destro viene descritto così: «Il calciatore giallorosso appoggiava da tergo la mano destra sulla spalla destra dell’antagonista ed in rapida successione, con un ampio ed energico movimento del braccio sinistro portato all’altezza della spalla, lo colpiva con una manata al capo. Immediatamente dopo, il Destro cadeva bocconi al suolo con atteggiamento sofferente; il calciatore rosso-blu gli afferrava la maglia e con palese gestualità lo rimproverava; l’Arbitro interveniva ammonendo l’Astori, senza adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del Destro; il giuoco riprendeva con l’esecuzione di un calcio di punizione a favore della squadra cagliaritana ». Calcio di punizione a favore del Cagliari, quindi l’arbitro ha visto e sanzionato il fallo di Mattia Destro. Ma allora perché la prova tv? La risposta nelle mail inviate dall’arbitro Massa a Tosel: «Ho accordato un calcio di punizione diretto a favore del Cagliari per una trattenuta (normale fallo di gioco) commessa dal calciatore Destro ai danni di Astori. La successiva manata di Destro non è stata vista né da me né dai miei collaboratori». Letta la testimonianza dell’arbitro e viste le immagini il Giudice sportivo ha accettato «l’ammissibilità della “prova televisiva” e la sanzionabilità di tale “condotta violenta non vista dall’Arbitro”». Un episodio che, vista la sua unicità, mina la regolarità del campionato. Mai, fino ad ora, erano state usate le immagini televisive per ri-valutare un episodio già valutato “in diretta” dall’arbitro. «Non si può tornare su una decisione dell’arbitro perché si ritiene che abbia visto male» ha spiegato ieri Baldissoni a Roma Channel. Porre rimedio al pasticciaccio si può. Come? Facile, accogliendo il ricorso e dando ragione alla Roma.

AS Roma - Parma (recupero) 4-2

ROMA-PARMA 4-2

ROMA: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Torosidis; Taddei, De Rossi, Pjanic; Gervinho (85′ Ljajic), Totti (76′ Bastos), Destro (58′ Florenzi).
A disp.: Skorupski, Lobont, Toloi, Romagnoli, Jedvaj, Dodò, Ricci, Mazzitelli.
All. Garcia

PARMA: Mirante; Cassani, Lucarelli, Molinaro, Gobbi; Acquah (71′ Munari), Marchionni, Parolo (85′ Mauri); Biabiany, Amauri, Schelotto (85′
Palladino)
A disp.: Pavarini, Bajza, Rossini, Sall, Obi, Galloppa,  Jankovic, Cerri.
All. Donadoni

Arbitro: De Marco di Chiavari. Assistenti: Galloni e Petrella. IV uomo: Longo
Reti: 12′ Gervinho, 15′ Acquah, 16′ Totti, 49′ Pjanic, 82′ Taddei, 90' Biabiany
Note: recupero della gara del 2 febbraio 2014 (22^ giornata di Serie A), che era stata sospesa all’8′ per impraticabilità del campo.
Spettatori: 41.000 circa (100 parmensi)

MIGLIORI: Taddei, Totti, Gervinho

PEGGIORI: Castan

TADDEI UNO DI NOI!
Missione compiuta per la Roma: i giallorossi vincono 4-2 nel recupero della 22ª giornata e si portano a 8 punti dalla Juve e 9 sopra il Napoli. Le reti giallorosse sono tutte speciali. Gervinho sblocca la partita dando il via alla valanga di gol. Totti raddoppia segnando la rete numero 234 in serie A. Pjanic mette al sicuro il match festeggiando il suo compleanno con una rete. E poi Taddei: il brasiliano scrive il suo nome sul tabellino a partita ormai conclusa, ma l'emozione dell'esultanza sotto la Sud è roba da calcio d'altri tempi. La squadra di Garcia continua quindi la sua corsa incredibile, determinata a non lasciarsi indietro nessun rimpianto. Poi tra sette partite si vedrà. 

Garcia preferisce Torosidis a Romagnoli e Dodò sulla fascia sinistra. In avanti il tridente Gervinho-Totti-Destro. Il Parma deve fare a meno di Paletta e Cassano, ma può contare su Amauri. Si riparte dal 9' del primo tempo. Ed è una partenza con il botto. Un minuto e Schelotto fa tremare l'Olimpico: il suo colpo di testa da pochi passi è alto. Capovolgimento di fronte, Totti rifinisce per Destro che colpisce il palo, Gervinho è pronto a spingere in porta. Il vantaggio dura pochissimo: Acquah sorprende la difesa giallorossa, si gira e fulmina De Sanctis. La squadra di Garcia reagisce in maniera rabbiosa: Pjanic semina avversari come birilli sulla destra, poi mette al centro dell'area dove Totti al volo trova un grandissimo gol. I ritmi del match rimangono forsennati fino quasi alla fine del tempo, con il Parma che avanza il baricentro alla ricerca del pari e la squadra di Garcia che prova a ripartire. In una di queste occasioni Maicon mette dentro l'area un cross perfetto per Destro che di testa colpisce in pieno la traversa.

La Roma imprime il suo marchio sulla partita in apertura di ripresa. Gervinho punta la difesa avversaria, entra in area e tira, il suo destro viene respinto, arriva Pjanic che con il piattone non può sbagliare. Con il doppio vantaggio in tasca, i giallorossi possono controllare con più serenità il match. E infatti il Parma è meno pericoloso in avanti rispetto al primo tempo. All'82' c'è gloria anche per Taddei, che segna di testa su calcio d'angolo. La sua corsa sotto la Curva Sud, con i tifosi pronti a ricambiare l'abbraccio, rimarrà una delle immagini più emozionanti della serata. Inutile nel finale il gran gol di Biabiany.






Settore ospiti Parma

TIFO ROMA: Buona presenza di pubblico per un orario infame, con molte persone che arrivano in ritardo. Messaggio della Sud sul nuiovo stadio e anti-Juve dalla Nord alta. Tifo discreto per tutta la partita.

Sassuolo - AS Roma 0-2

SASSUOLO-ROMA 0-2

SASSUOLO: Pegolo; Gazzola, Cannavaro, Mendes, Longhi; Biondini (62′ Zaza), Chisbah, Missiroli; Berardi (80′ Farias), Floccari (75′ Masucci), Sansone.
A disp.: Polito, Pomini, Ariaudo, Antei, Terranova, Rosi, Ziegler, Magnanelli, Sanabria.
All. Di Francesco

ROMA: De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Romagnoli; Pjanic (72′ Taddei), De Rossi, Nainggolan; Florenzi, Destro (78′ Totti), Gervinho (85′ Bastos).
A disp.: Skorupski, Lobont, Toloi, Jedvaj, Maicon, Dodò, Ricci, Mazzitelli, Ljajic.
All. Garcia

Arbitro: Rizzoli di Bologna. Assistenti: Faverani e Nicoletti. IV uomo: Cariolato
Note. Ammoniti: Mendes (S), Romagnoli (R)
Marcatori: 16′ Destro, 96′ Bastos
Spettatori: 17.000 (6.000 Romanisti)

MIGLIORI: Destro, Bastos, Nainggolan

PEGGIORI: Gervinho, Pjanic, Torosidis


Sempre più nel segno di Destro. La Roma ha trovato il suo bomber: decimo centro stagionale in campionato in sedici presenze e tre punti d’oro nella corsa finale verso il secondo posto. Il 2-0 in casa del Sassuolo (firma di Bastos nel recupero) consente alla squadra di Garcia di conservare i sei punti di vantaggio sul Napoli. Per i giallorossi è il quarto successo consecutivo, il sesto nelle ultime otto gare. Gli emiliani protestano per un episodio al 36’ del primo tempo. Su segnalazione di un assistente, Rizzoli prima assegna un rigore ai padroni di casa per poi toglierlo dopo tre minuti di contestazioni. 

Totti parte dalla panchina, ma la vera sorpresa è l’ennesima esclusione di Ljajic. Garcia punta in avanti sul trio Gervinho-Destro-Florenzi mentre in mezzo al campo conferma Pjanic, De Rossi e Nainggolan. Con Maicon a riposo, sugli esterni Torosidis e Romagnoli. Scelte azzeccate, perché la Roma parte aggressiva e schiaccia subito il Sassuolo grazie soprattutto ad un pressing molto alto. Il 4-3-3 giallorosso si trasforma spesso in un 4-2-3-1 per il movimento di Pjanic e Nainggolan che a turno salgono per dare supporto all’attacco. Dopo un colpo di testa di Destro che sfiora la traversa, la squadra di Di Francesco prova ad affacciarsi in area romanista e alla prima occasione sfiora il vantaggio. Schema su calcio d’angolo che smarca Cannavaro e piatto destro del difensore che De Rossi devia salvando De Sanctis. E’ l’unica fiammata degli emiliani, perché la Roma riprende subito in mano la gara e al 16’ passa. Pressing di Nainggolan su Missiroli, palla rubata sulla trequarti e suggerimento in profondità per Destro che con un morbido tocco sotto supera Pegolo. Con il passare dei minuti i giallorossi rallentano e il Sassuolo rialza la testa. Al 36’ episodio che scalda gli animi in campo. Contatto Benatia-Sansone in area, Rizzoli inizialmente fa proseguire ma poi su segnalazione dell’arbitro di porta sembra assegnare il rigore. Seguono proteste e contestazioni per circa tre minuti. Alla fine il direttore di gara decide di non concedere il tiro dal dischetto. 

In avvio di ripresa la Roma cerca di chiudere la partita, ma il pressing giallorosso è meno incisivo del primo tempo e il Sassuolo rischia poco. All’ 8’ ci prova Destro con una conclusione dal limite che Pegolo para facilmente. Vanno al tiro anche Florenzi e Pjanic, ma senza successo. Di Francesco prende coraggio e decide che è arrivato il momento di osare. Al 17’ fuori Biondini e dentro Zaza. Garcia non vuole cali di concentrazione e risponde inserendo Taddei al posto di Pjanic. Poi dentro Totti al posto di Destro. Il Sassuolo preme e tenta il tutto per tutto ma Sansone spreca dal limite una buona possibilità tirando alto. La Roma tiene e in pieno recupero chiude in conti con Bastos (palla recuperata da Taddei, assist di Totti).





 



Informazioni sul nuovo stadio

QUI C'E' UN SITO INTERAMENTE DEDICATO AL NUOVO STADIO

www.stadiodellaroma.com


DOVE?
Lo stadio della Roma è situato a sud-ovest della città, nel sito del vecchio ippodromo per il trotto, nel quartiere Tor di Valle. È collocato nell’intersezione con il GRA (Grande Raccordo Anulare) e l’autostrada per l’aeroporto internazionale di Fiumicino.

INFORMAZIONI GENERALI
Previsione apertura: Settembre 2016

Capacità di posti a sedere: 52.500/60.000

Accessi allo stadio: 10

Parcheggi: 7.000

Capienza Curva Sud: 13.660

FOTO
stadioevid

Nuovo stadio A.S. Roma, le immagini del progetto

Nuovo stadio A.S. Roma, le immagini del progetto

Nuovo stadio A.S. Roma, le immagini del progetto

Nuovo stadio A.S. Roma, le immagini del progetto

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DIFETTI
Fino ad ora, l'unico grande difetto che salta all'occhio è la divisione della Curva Sud in tre anelli. Questo potrebbe comportare un'ulteriore disunione del tifo.
L'architetto Dan Meis (che per il resto ha fatto un ottimo lavoro) dice che ascolterà suggerimenti su come migliorare la Curva Sud. Per contattarlo basta scrivergli sul suo profilo di Twitter oppure su questo indirizzo e-mail: dmeis@meisarchitects.com