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venerdì 11 aprile 2014

Cagliari - AS Roma 1-3

CAGLIARI-ROMA 1-3

CAGLIARI: Avramov; Pisano, Oikonomou, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Ekdal (50′ Eriksson); Cossu (67′ Ibraimi); Pinilla, Nenè (57′ Ibarbo)
A disp.: Silvestri, Avelar, Perico, Del Fabro, Murru, Cabrera, Tabanelli, Sau.
All. Lopez

ROMA : De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Romagnoli (46′ Torosidis); Nainggolan (84′ Bastos), De Rossi, Pjanic (74′ Taddei); Florenzi, Destro, Gervinho.
A disp.: Skorupski, Lobont, Toloi, Dodò, Ricci, Totti, Ljajic.
All. Garcia

Arbitro: Massa di Imperia. Assistenti: Bianchi e Preti. IV uomo: Padovan
Reti: 32′, 56′ e 73′ Destro, 89′ rig. Pinilla
Note: ammoniti Pjanic (R), Astori (C), Romagnoli, Destro, Florenzi (R). Recupero 1′ pt, 4′ st
Spettatori: 5.000 circa (tutto esaurito) 200 Romanisti

MIGLIORI: DESTRO, Nainggolan, Gervinho

PEGGIORI: Romagnoli, Pjanic, Benatia

"La maglia della Roma me la levo solo per lanciarla ai miei tifosi"
Daniele De Rossi



Destro, Destro, Destro. La Roma vince 3-1 a Cagliari con una tripletta del suo attaccante più in forma. Del suo bomber ormai indiscusso. Settimo gol nelle ultime sei presenze, tredicesimo in campionato: numeri pazzeschi se si considera anche il calvario del post infortunio che ha influenzato la prima parte del suo campionato. Era dal '95 che i giallorossi non vincevano in Sardegna, ma questa squadra quest'anno è fatta per abbattere i record. Il rigore nel finale di Pinilla non fa male, se non alle statistiche giallorosse. Quello che conta è che Garcia e i suoi si portano a -5 dalla Juve, impegnata in casa contro il Livorno nel posticipo di domani. Insomma, la Roma il suo dovere l'ha fatto: intanto oggi ha guadagnato matematicamente l'accesso ai preliminari di Champions. Ora sta agli altri rispondere.

"Una squadra che lascia un segno nella storia è quella che vince i titoli: la corsa al primo posto non è ancora chiusa, ma non dipende da noi. A fine stagione faremo i conti e le valutazioni e vedremo chi ha fatto bene e chi meno. Noi abbiamo fatto grandi cose, come la Juventus. Abbiamo nelle nostre mani solo la conferma del secondo posto, e proveremo a tenere questa posizione fino alla fine della stagione". Intervistato da Sky, l'allenatore della Roma Rudi Garcia smorza i toni ed evita di parlare di rimonta o scudetto. Preferisce invece sottolineare i meriti della sua squadra, ed elogia il match winner. "All'inizio Destro era infortunato e ha giocato solo mezza stagione - dice Garcia -. Ha dimostrato di essere un attaccante completo e ha capito che deve dare sempre il massimo in campo. Ha una grande voglia di vincere e deve mantenerla sempre. Giocando con gli altri può ancora migliorare, quando gioca con Totti svaria sia al centro sia sulla fascia e può essere efficace anche lontano dall'area di rigore". Sulla partita dice che "sapevamo di dover essere pazienti nella gestione della palla e stare attenti sulle fasce. Questo era un campo difficile, dove la Roma non vinceva da 19 anni, ma la squadra ha fiducia nelle sue qualità e nella sua forza e abbiamo centrato l'obiettivo di vincere e andare a -5 dalla Juventus. È una vittoria meritata".

Settore ospiti Roma
Cagliaritani

IL CASO DESTRO
Ingiustizia è fatta. Alle 13.30 di ieri il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha deliberato «di sanzionare il calciatore Mattia Destro, in relazione alla segnalazione del Procuratore federale, con la squalifica di tre giornate effettive di gara» per la manata rifilata ad Astori al 33’ di Cagliari- Roma. Tre turni che diventano automaticamente quattro vista l’ammonizione per simulazione rimediata da Destro che era diffidato.

Una stangata scandalosa e ingiustificata per modi e tempi in cui è arrivata. La Roma non ci sta e per bocca del dg Baldissoni ha già annunciato battaglia: «Siamo sconcertati e preoccupati dalla deriva della giustiza sportiva. Questa non è prova tv ma moviola in campo. È stato già presentato preavviso di ricorso di urgenza. E sicuramente andremo fino in fondo». Il mondo arbitrale se ne lava le mani, «non ho da fare alcun commento, non mi interessa» le parole del presidente dell’Aia, Marcello Nicchi.

Non si sbilancia neanche Abete. «È opportuno attendere – ha detto ieri il presidEnte della FIGC -. Sulla base del ricorso della Roma e delle argomentazioni che saranno portate in esito alle decisioni che meriterà di assumere la Corte di Giustizia federale si potrà avere un quadro più organico di questa situazione». Parole che lasciano intendere la delicatezza della questione. L’Italia, senza volerlo e senza rendersene conto, potrebbe essere di fronte a una svolta: per la prima volta nella storia del calcio italiano viene adottata la moviola in campo. Questa è anche la tesi di Fabio Caressa, direttore di Sky- Sport24. E proprio l’emittente satellitare domenica, già nell’intervallo di Cagliari-Roma, aveva fatto partire un processo con sentenza definitiva ad effetto immediato a danno di Mattia Destro. Un vero e proprio linciaggio mediatico quello che ha colpito l’attaccante giallorosso, stesso trattamento riservato peraltro già a De Rossi.

E quello che fa arrabbiare ancora di più i romanisti è che non vi sia uguale trattamento quando i protagonisti si chiamano Daniele Conti (nessuno ha fatto rivedere la sua gomitata a Pjanic) o Chiellini. «Il Giudice Sportivo ha commesso un errore giuridico gravissimo e deve essere sospeso o cambiato – la presa di posizione di Caressa -. Perché la prova tv va applicata solo per falli non visti e non sanzionati in campo. Altrimenti è moviola. Quello di Destro è stato un fallo non visto ma sanzionato in campo con il calcio di punizione. Vedrete che la Roma facendo ricorso lo vincerà».

Nel comunicato del Giudice sportivo il gesto di Destro viene descritto così: «Il calciatore giallorosso appoggiava da tergo la mano destra sulla spalla destra dell’antagonista ed in rapida successione, con un ampio ed energico movimento del braccio sinistro portato all’altezza della spalla, lo colpiva con una manata al capo. Immediatamente dopo, il Destro cadeva bocconi al suolo con atteggiamento sofferente; il calciatore rosso-blu gli afferrava la maglia e con palese gestualità lo rimproverava; l’Arbitro interveniva ammonendo l’Astori, senza adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del Destro; il giuoco riprendeva con l’esecuzione di un calcio di punizione a favore della squadra cagliaritana ». Calcio di punizione a favore del Cagliari, quindi l’arbitro ha visto e sanzionato il fallo di Mattia Destro. Ma allora perché la prova tv? La risposta nelle mail inviate dall’arbitro Massa a Tosel: «Ho accordato un calcio di punizione diretto a favore del Cagliari per una trattenuta (normale fallo di gioco) commessa dal calciatore Destro ai danni di Astori. La successiva manata di Destro non è stata vista né da me né dai miei collaboratori». Letta la testimonianza dell’arbitro e viste le immagini il Giudice sportivo ha accettato «l’ammissibilità della “prova televisiva” e la sanzionabilità di tale “condotta violenta non vista dall’Arbitro”». Un episodio che, vista la sua unicità, mina la regolarità del campionato. Mai, fino ad ora, erano state usate le immagini televisive per ri-valutare un episodio già valutato “in diretta” dall’arbitro. «Non si può tornare su una decisione dell’arbitro perché si ritiene che abbia visto male» ha spiegato ieri Baldissoni a Roma Channel. Porre rimedio al pasticciaccio si può. Come? Facile, accogliendo il ricorso e dando ragione alla Roma.

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