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martedì 10 giugno 2014

Maglia AS Roma stagione 2014/2015

Svelata con uno scenario suggestivo la nuova maglia dell’AS Roma 2014-2015 firmata Nike.
Con il Colosseo come sfondo il capitano Totti, insieme a De Rossi, Destro, Florenzi, Gervinho e Maicon, sfilano con la divisa casalinga che ha il rosso come colore predominante.

Altri dettagli: costine tono su tono, risvolto del colletto a polo in giallo, gagliardetto all’interno del collo con la scritta “La Roma non si discute, si ama”.

“La Roma è un club di grandissima storia e tradizione calcistica, fortemente proiettato al futuro – ha dichiarato Dermott Cleary, Vice Presidente & General Manager di Nike Football. “Oggi, con la presentazione della nuova maglia, iniziamo insieme una nuova era”.

Il lancio della nuova divisa home è un ottimo modo per annunciare ufficialmente la nostra partnership con Nike. La maglia rappresenta il nostro obiettivo di coniugare tradizione e innovazione. Siamo felici di mostrare questa divisa al mondo intero e siamo certi che i tifosi andranno orgogliosi di questa maglia” ha aggiunto James Pallotta, Presidente della AS Roma.
(da www.passionemaglie.it)

AS Roma kit 2014-2015 Nike


AS Roma 14-15 dettaglio home maglia

Interno colletto maglia Roma 14-15


Font nomi numeri Roma 2014-2015

Orlando City - AS Roma 0-1

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ORLANDO CITY-ROMA 0-1

ORLANDO CITY: (65′ Woszczynski); Turner, Rusin (66′ Burke), Redding, Boden (82′ Bitielo); Ceren (66′ Pulis), Alvarez (66′ Quinn); Span (66′ Lopez), Mbengue (82′ ), Molino (82′ ); (66′ Hertzog).
(Non comunicati i nominativi di quattro giocatori in prova: due partiti tra i titolari, rispettivamente il portiere e il centravanti, e due subentrati nella ripresa)
All. Heath.

ROMA: Skorupski (46′ Lobont); Balasa (71′ Battaglia), Toloi (66′ Boldor), Castan, Dodò (66′ Marin); Taddei, Paredes (76′ Mazzitelli), Florenzi; Sanabria, Totti (71′ Ricci), Bastos (76′ Ferri).
A disp.: Nainggolan, Ljajic.
All. Garcia.

Arbitro: De Oliveira (USA). Assistenti: Da Silva e McCarthy. IV uomo: Mendes.
Reti: 20′ Totti.
Note: ammonito Turner (O). Recupero 1′ pt, 3′ st.

MIGLIORI: Totti, Florenzi, Sanabria

PEGGIORI: /


Ultimo impegno di stagione per la Roma, che batte in amichevole l’Orlando City per 1-o nell’ultima gara della stagione. Un confronto disputato a ritmi molto blandi, complice anche il caldo, e che ha offerto poche emozioni agli spettatori. Unico vero lampo per la Roma il gol che ha sbloccato la partita, firmato da Francesco Totti con un destro dal limite dell’area. Dopo una prima frazione che si è conclusa con alcuni tentativi degli avversari, la Roma inizia il secondo cercando di costruire qualche occasione con Florenzi, Bastos e Totti, vicino al raddoppio con un pallonetto a scavalcare il portiere sventato all’ultimo da un difensore. Con l’uscita del capitano e di molti dei titolari la partita si fa ancora più blanda e priva d’interesse. Da segnalare l’esordio in giallorosso per Leandro Paredes, in campo per oltre un’ora e schierato da Garcia nel terzetto di centrocampo, e Antonio Sanabria, che ha giocato per tutta la gara come esterno destro del tridente offensivo. Partita sufficiente e ordinaria per l’argentino, che si è limitato a svolgere i suoi compiti senza particolari da evidenziare, mentre il paraguayano si è messo in evidenza nel finale di primo tempo per un occasione da gol creata e non sfruttata da Bastos.



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mercoledì 14 maggio 2014

Genoa - AS Roma 1-0

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GENOA-ROMA 1-0

Genoa (3-4-3): Perin, De Maio, Burdisso,Portanova, Marchese, Calaió (74′ Konate), Vrsaljko, Centurion (89′ Motta), Sturaro, Cabral, Sculli (69′ Fetfatzidis). A disp.: Bizzarri, Blaze, Donnarumma, Marchese, Di Santanonio, Hromada, Todisco, Tagliavacche, Lucarini. All.: Gasperini

Roma (4-3-3): Skorupski; Jedvaj, Benatia, Castan, Bastos; Ricci (59′ Mazzitelli), Nainggolan, Taddei; Florenzi, Destro (77′ Dodò), Ljajic (73′ Totti). A disp.: Lobont, Adamo, Balasa, Battaglia, Boldor, Ferri, Marin, Proietti Gaffi, Florenzi, Dodò.
All.: Garcia

Arbitro: Irrati
Marcatori: 84′ Fetfatzidis
Ammoniti: Jedvaj
Spettatori: 19.223 (TRASFERTA VIETATA IN SEGUITO AI FATTI DI COPPA ITALIA)

MIGLIORI: Skorupski, Ljajic, Benatia

PEGGIORI: Jedvaj, Florenzi, Mazzitelli


Una Roma inedita con i giovani Jedvaj e Ricci titolari dal primo minuto, perde la terza partita di fila (e la quinta in stagione) a Genoa contro una squadra che più nulla aveva da dire dal campionato. A Marassi finisce 1-0 per gli uomini di Gasperini grazie al gol all'83' realizzato da Fetfatzidis. La partita è da fine stagione con le due squadre pronte a fronteggiarsi senza paura. A guadagnarne è il divertimento che, soprattutto nel primo tempo, non manca. Garcia rinuncia a Totti e lancia in avanti Destro e Ljajic assieme all'esordiente Ricci. A centrocampo spazio a Nainggolan, Taddei (all'ultima partita con la maglia della Roma?) e Florenzi. Retroguardia con il giovane Jevdaj sulla destra assieme a Benatia, Castan e Bastos. In porta confermato il giovane Skorupski. Il primo brivido del match lo regala Nainggolan con un tiro dalla distanza fuori da poco. La risposta del Genoa è in un colpo di testa di Marchese ben deviato da Skorupski (più che positiva la sua prestazione). Nella Roma si mette in evidenza Ljajic, attivo e sempre nel vivo della manovra. Proprio da una punizione dell'attaccante giallorosso arriva un colpo di testa di Destro che Perin respinge da campione. Il numero uno del Genoa si ripete anche su Taddei. Nella ripresa i ritmi si abbassano e Garcia fa esordire l'altro giovane Mazzitelli. Totti in campo nell'ultimo quarto d'ora. La svolta della gara arriva all'83' quando Nainggolan serve male un pallone che lancia in contropiede Fetfatzidis, bravo a superare con un tocco sotto Skorupski in uscita. E' il gol che decide la sfida e che fa chiudere i giallorossi con 85 punti in classifica, diciassette in meno della Juventus Campione d'Italia. Il distacco non inganni: anche la cavalcata degli uomini di Garcia è stata comunque da record.




CLASSIFICA FINALE SERIE A 2013-2014

VERDETTI

JUVENTUS - CAMPIONE D'ITALIA
ROMA - GIRONI CHAMPIONS LEAGUE
NAPOLI - PRELIMINARI CHAMPIONS LEAGUE
FIORENTINA - GIRONI EUROPA LEAGUE
INTER - GIRONI EUROPA LEAGUE
PARMA/TORINO - PRELIMINARI EUROPA LEAGUE
CATANIA/BOLOGNA/LIVORNO - SERIE B


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AS Roma - Juventus 0-1

ROMA-JUVENTUS 0-1

ROMA (4-3-3): Skorupski; Torosidis, Benatia (26' st Toloi), Castan, Bastos; Pjanic, De Rossi (9' st Taddei), Nainggolan; Gervinho, Totti, Destro (34' st Florenzi).  A disp.: De Sanctis, Lobont, Maicon, Dodò, Ljajic. All.: Rudi Garcia

JUVENTUS (3-5-2): Storari; Barzagli (29' st Caceres), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Padoin (38' st Marchisio), Asamoah; Tevez, Llorente (29' st Osvaldo). A disp.: Buffon, Rubinho, Isla, Pepe, Ogbonna, Peluso, Quagliarella, Giovinco. All.: Conte

Arbitro: Russo
Ammoniti: Chiellini, Destro, Pjanic, Totti, Torosidis
Reti: 49' st Osvaldo
Spettatori: 54.000 (1.000 juventini)

MIGLIORI: Nainggolan, Skorupski, Benatia

PEGGIORI: Gervinho, Destro, Bastos


Un gol del fischiatissimo ex Osvaldo fa entrare la Juventus nella leggenda. I bianconeri battono anche la Roma all'Olimpico /(primo ko interno per gli uomini di Garcia) e l'1-0 arrivato al 94' permette a Conte di centrare i 99 punti, record assoluto in un campionato italiano. E' stata una grande sfida, quella fra le due protagoniste assolute di questo torneo. Roma e Juventus si divertono e danno vita ad un incontro di grande spessore, nonostante il risultato sia ininfluente per l'esito dello scudetto, già assegnato agli uomini di Conte. In campo si vedono volti nuovi, come quello di Skorupski, vice di De Sanctis protagonista di una prestazione più che convincente. Nella retroguardia giallorossa c'è Bastos titolare con il rientrante Destro in avanti al fianco di Totti e Gervinho. Conte dà spazio a Padoin e Storari con Tevez-Llorente come coppia d'attacco. 

Il primo brivido lo regala Tevez 15' con una grande azione personale in area giallorossa. L'attaccante argentino tarda troppo la conclusione e Benatia riesce a recuperare. La sfida è vivace fin dai primi istati. Gervinho, motorino perpetuo e perenne spina nel fianco della retroguardia bianconera inanella assist a profusione per i compagni ma prima Naniggolan e poi Torosidis non riescono a colpire. Il greco al 17' segna ma l'arbitro Russo annulla per fuorigioco per un evidente colpo di braccio. Totti e Chiellini regalano un confronti sempre ai limiti del cartellino, scambiandosi colpi non proprio amichevoli. Al 22' è il capitano giallorosso ad esaltare i riflessi di Storari con una bomba scagliata dal limite. La Juve si vede con Llorente di testa e Pogba che al 45' colpisce in pieno un palo. Nella ripresa i ritmi calano ma la ROma continua a spingere alla ricerca del gol del vantaggio. Al 49' Torosidis entra di prepotenza in area juventina e scarica una botta che Storari devia con prontezza di riflessi. La Juve si vede solo con Lichtsteiner che sfiora il vantaggio a metà ripresa. A dieci minuti dalla fine è ancora Storari ad opporsi ad una doppia conclusione di Nainggolan e Florenzi. Conte mette in campo Caceres, Marchisio e Osvaldo e proprio quest'ultimo risulterà decisivo al 94' con un destro preciso sotto l'incrocio su assist di Lichtsteiner (con Tevez in posizione dubbia di fuorigioco).










TIFO ROMA (da www.asromaultras.org)
Dopo i fatti della finale di Coppa Italia, la Curva Sud rimane in silenzio senza striscioni e bandiere sia per i primi 30' del primo tempo che per gli stessi minuti del secondo: non sono state fatte entrare le aste delle bandiere. Dopo di che, cori contro le forze dell'ordine e contro i napoletani, con conseguenti battibecchi con i distinti sud. Non ci sono striscioni "celebrativi" di quanto avvenuto ma solo un "Forza Daniele" in Sud e un "Daje Daniè" in Nord. Stadio abbastanza pieno.

Catania - AS Roma 4-1

CATANIA-ROMA 4-1

CATANIA (4-3-3): Frison; Peruzzi, Gyomber, Rolin, Monzon; Plasil (65' Leto), Castro (82' Biraghi), Rinaudo (87' Lodi); Barrientos, Bergessio, Leto. All.: Pellegrino

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Romagnoli, Castan (57' Benatia), Dodò; Taddei (37' Gervinho), De Rossi, Pjanic; Florenzi, Totti, Ljajic (57' Bastos). All.: Garcia

Arbitro: Banti di Livorno (Crispo-Schenone/Posado);
add1 Irrati, add2 Candussio

Marcatori: 26′ Izco, 34′ Izco, 37′ Totti, 56′ Bergessio, 79' Barrientos
Ammoniti: Rinaudo, Gervinho, Totti, Pjanic
Spettatori: 19.028 (60 Romanisti)

MIGLIORI: Totti

PEGGIORI: De Sanctis, Castan, Taddei


La Juve ha vinto il suo scudetto numero 30. La certezza matematica arriva grazie alla pesante sconfitta della Roma a Catania (4-1) che rende inutili le ultime tre partite della Juve. I bianconeri, dall'alto dei loro 93 punti, sono irraggiungibili dai giallorossi a quota 85. La partita di domani allo Stadium contro l'Atalanta diventa così un'occasione di festa, una passerella per i protagonisti di un campionato da record. 

Ieri in conferenza stampa Garcia aveva alzato bandiera bianca facendo i complimenti ai bianconeri, oggi in campo i giallorossi hanno giocato senza mordente, con la testa ormai in vacanza, o al massimo alla partita della prossima settimana proprio con la Juve fresca di titolo. I padroni di casa, invece, con questo successo inaspettato ricominciano a credere al sogno salvezza. Catania in vantaggio al 26' con una bellissima azione di contropiede conclusa da una conclusione di Izco che prende in controtempo De Sanctis. La Roma è molle e gli etnei raddoppiano ancora con Izco, ancora in contropiede. Poco dopo, però, arriva un lampo giallorosso: sponda di Florenzi (in fuorigioco) per Totti che a tu per tu con il portiere non sbaglia. È un fuoco di paglia. Nella ripresa Bergessio e Barrientos rendono pesante il risultato e danno il via alla festa della Juve.



venerdì 2 maggio 2014

Ospiti - Brescia

2003/04

800

2004/05

800

2009/10

50 - TESSERA DEL TIFOSO

Ospiti - Bari

2009/10

12.000!

2010/11

800

Ospiti - Bologna

2003/04

150

2004/05

300

2008/09

TRASFERTA VIETATA

2009/10

200

2010/11

60 - TESSERA DEL TIFOSO

2011/12

200 - TESSERA DEL TIFOSO

2012/13

150 - TESSERA DEL TIFOSO

2013/14

100 - AWAY CARD

Ospiti - Atalanta

2004/05
500
2006/07
1.500
2007/08

TRASFERTA VIETATA

2008/09

TRASFERTA VIETATA

2009/10

TRASFERTA VIETATA

2011/12

50 - TESSERA DEL TIFOSO

2012/13

54 - TESSERA DEL TIFOSO

2013/14

17 - TESSERA DEL TIFOSO

AMARCORD - 1991/92

Finale Coppa Italia '91 - Andata
Finale Coppa Italia '91 - Ritorno
Roma-Inter 91/92
Roma-Lazio 91/92
Roma-Milan 91/92
Roma-Juventus 91/92
Roma-Parma 91/92

sabato 26 aprile 2014

AS Roma - Milan 2-0

ROMA-MILAN 2-0

Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon (38' Torosidis), Toloi, Castan, Dodò; De Rossi, Pjanic (41' st Taddei), Nainggolan; Gervinho, Totti (32' st Florenzi), Ljajic. A disp.: Skorupski, Lobont, Jedvaj, Torosidis, Romagnoli, Bastos, Mazzitelli, Ricci. All. Garcia

Milan (4-2-3-1): Abbiati; Bonera, Rami, Mexes, Constant; Muntari (13' st Essien), Montolivo; Honda (35' st Robinho), Kakà, Taarabt; Balotelli (24' st Pazzini). A disp.: Amelia, Gabriel, De Sciglio, Abate, Zaccardo, Emanuelson, Silvestre, Zapata, Saponara, Poli. All. Seedorf

Arbitro: Tagliavento
Ammoniti: Muntari, Honda, Pjanic, Totti, Nainggolan, Rami
Reti: 43' Pjanic, 19' st Gervinho

MIGLIORI: Pjanic, Toloi, De Rossi

PEGGIORI: Maicon


Non è finita finché non è finita. È questo lo spirito della Roma, è questo il messaggio lanciato al campionato dai giallorossi di Garcia che tolgono alla Juve l'eventuale primo match point col Sassuolo e rimettono pressione ai bianconeri. Il 2-0 al Milan firmato Pjanic-Gervinho vale gli 85 punti e il nuovo -5 dalla vetta della classifica: spazzata via ogni rassegnazione che non sia quella matematica, ogni accettazione dolorosa di un'inevitabilità che non esiste se non nella testa di chi si accontenta. Nell'Olimpico in festa rimane, essenziale e accecante, la consapevolezza di dover imporre sempre il gioco e di conquistare il risultato pieno, la mentalità da grande squadra che il tecnico francese ha restituito alla Capitale, la mentalità che serve per sognare ancora lo scudetto e per lottare nella Champions che verrà. 

Si parte con la Roma che cerca spazio sugli esterni: Dodò alterna iniziative di personalità, in una delle quali sfiora anche il vantaggio, a tentativi alla Guarin di lanciare il contropiede avversario con retropassaggi per Kakà prima e Balotelli poi. Il baby brasiliano resta comunque più attivo di Maicon che misura ragionato ogni affondo. Con Gervinho un po' oscurato, è Totti a smistare palloni deliziosi in avvio per poi cedere il testimone a Pjanic: proprio il bosniaco inizierà l'azione più pericolosa dei giallorossi conclusa da Ljajic con dribbling in area e diagonale velenoso che sarebbe vincente senza la scivolata disperata di Rami. E il Milan? Illuminato nei minuti iniziali da uno spumeggiante Taarabt, il Diavolo perde l'effervescenza non appena si sfiata il marocchino. Balotelli si nota più per i contatti con gli avversari che per giocate importanti, subissato da fischi e ben controllato da Castan e il nuovo socio Toloi, Kakà si inabissa nel vuoto del gioco rossonero e quando Dodò lo imbecca non riesce a scrollarsi di dosso De Rossi che vanifica la sua conclusione. 

Muntari e Honda finiscono sul taccuino di Tagliavento, la Roma domina ma non trova la mossa giusta, fino al 44', il minuto nel quale si si accende la scintilla balcanica di Pjanic: triangolo veloce con Totti e poi slalom solitario dalla trequarti con uno, due, tre milanisti saltati in rapida successione e piattone a superare Abbiati. Una serpentina entusiasmante tra Muntari, Montolivo e Rami con finte di corpo, tocchi corti e rapidi e il ricamo finale del tunnel al difensore marocchino per chiudere la meraviglia che vale il gol del vantaggio del talento bosniaco blindato da un Sabatini profetico nel prepartita.

Milan aggressivo ad inizio ripresa: Montolivo servito da Kakà non trova la porta a De Sanctis battuto, Taarabt e il suo destro a incrociare viene respinto da Toloi. Risponde la Roma, punizione astuta di Totti rasoterra in area a sfruttare il movimento di Pjanic che arretra velocemente per calciare, destro sporcato da Rami che Abbiati riesce a raggiungere in tuffo. Squadre allungate, tanti spazi, fioccano le occasioni. Ma il sussulto rossonero non dura più di un quarto d'ora, un crollo fisico a cui segue, fatale, quello psicologico dopo il 2-0 giallorosso: Totti conclude potente verso Abbiati che respinge corto, Gervinho si avventa in posizione di leggero fuorigioco e insacca il gol che chiude i giochi. 

Totti e Nainggolan si vedono sventolare il giallo, per il belga significa niente trasferta a Catania. Il Milan è in bambola, Seedorf richiama anche un Balotelli ormai spaesato e in cerca di rogne più che di palloni giocabili, Garcia regala l'applauso dello stadio al capitano, a Maicon e a Pjanic, letteralmente osannato. L'orchestra Roma suona anche la nona vittoria consecutiva e ora aspetta un regalo dal Sassuolo che, se vuole restare in A, deve trovare punti anche contro la Juve. «Devono salvarsi e mi aspetto giochino di conseguenza», ha ammonito Garcia. E il suo desiderio è quello di tutto il popolo giallorosso.

Curva Nord





Curva Sud




Coreografia della Tribuna Tevere