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domenica 21 luglio 2013

AS Roma - Bursaspor 1-1


ROMA (4-3-3) Lobont (46' Skorupski); Torosidis (46' Dodo), Burdisso (62' Castan), Castan (33' Benatia), Balzaretti (62' Crescenzi); Pjanic (62' F. Ricci), Jedvaj (46' Marquinho), Bradley (62' Taddei); Totti (62' Caprari), Osvaldo (62' Borriello), Lamela (62' Tallo). A disp Julio Sergio, M. Ricci, Verre, Florenzi, Frediani.

All. Rudi Garcia.

BURSASPOR (4-2-3-1) Frey; Sener, Ibrahim, Renato, Taiwo; Samil, Belluschi (69' Murat); Tuncay, Pablo, Ferhat (46' Unal); Sestak.
All.Hikmet Karaman

Marcatori: 54' Sestak (B), 59' Osvaldo (ROMA)

Osvaldo calcia il rigore che Totti gli ha lasciato. Ansa
Alla fine il risultato, 1-1, conta poco. Alla fine tutto quello che di tecnico viene messo in mostra in Roma-Bursaspor passa in secondo piano di fronte a quello che succede al minuto 15 del secondo tempo. Con i turchi in vantaggio, c'è un rigore per la Roma. Totti prende il pallone e, proprio sotto alla tribuna dove sono sistemati i (pochi, circa una trentina) contestatori dell’italo-argentino gli cede il pallone: “Tira te”, gli dice il capitano, che già qualche minuto prima, solo davanti al portiere, aveva preferito passare il pallone al compagno. Osvaldo ringrazia, segna, i tifosi presenti applaudono (circa un migliaio), lui ringrazia anche loro. E i contestatori, spiazzati dal gesto di Totti, restano in silenzio.

Per il resto, la partita contro la squadra degli ex “italiani” Frey e Taiwo regala poche emozioni. Soprattutto nel primo tempo. Garcia, dopo averlo provato in allenamento per tutta la settimana, schiera il diciassettenne Jedvaj a centrocampo davanti alla difesa, accanto a lui Pjanic e Bradley. In difesa ci sono Burdisso e Castan al centro, Torisidis e Balzaretti sulle fasce, in attacco con Totti a sinistra e Lamela a destra il tecnico schiera dall’inizio Osvaldo, nonostante la presenza della trentina di tifosi che in mattinata lo avevano contestato piuttosto duramente e che al fischio d’inizio espongono lo striscione: “Osvaldo mai più con la nostra maglia”. Nei primi 45’ succede poco o nulla e infatti gol non ce ne sono. Da segnalare solo l’esordio di Benatia al posto di un nervoso e appesantito Castan e un Garcia piuttosto alterato che dopo un fallo non fischiato a Osvaldo al limite dell’area, se la prende col guardalinee: “E’ caduto da solo? Ha fatto tutto da solo?”, le parole in perfetto italiano del tecnico francese. Luis Enrique, che era su quella stessa panchina due anni fa e di (e con) arbitri e assistenti non parlava neanche sotto tortura sembra lontano anni luce.

Nella ripresa Garcia toglie Torosidis mettendo Dodò (Balzaretti va a destra) e a centrocampo Jedvaj (poco a suo agio nel ruolo di perno davanti alla difesa) lascia il posto a Marquinho, con Pjanic che passa a fare il regista del 4-2-3-1. In porta al posto di Lobont c’è Skorupski. Al 6’ Sanlin riesce ad entrare in area dalla parte di Balzaretti ma il suo tiro colpisce l’esterno della rete ed è il preludio del gol: dopo 2' cross di Unal, di testa Sestak anticipa tutti e approfitta di uno Skorupski inchiodato in porta per portare in vantaggio i suoi. La Roma si butta in avanti e al 15’ l’arbitro fischia un rigore perché Civelli tocca il pallone con la mano dopo una punizione calciata da Pjanic. Totti prende immediatamente il pallone e lo consegna a Osvaldo. L’italo-argentino segna, si prende l’abbraccio dei compagni e l’applauso di quasi tutti i mille tifosi presenti. Lui ringrazia e poco dopo Garcia lo toglie (insieme a mezza squadra). La partita di fatto finisce lì, la storia di Osvaldo con la Roma, invece, aspetta il suo finale ancora tutto da scrivere. Da ieri, con quel pallone consegnato da Totti all'amico Daniel (che il 10 febbraio a Genova gli aveva “scippato” il penalty, poi fallito), tutta la squadra ha fatto capire chiaramente da che parte sta.







Commento: Una buona Roma, nonostante fossimo 20 giorni indietro di preparazione rispetto ai turchi. Nel primo tempo si fanno vedere soprattutto Pjanic e Lamela (già in splendida forma), mentre nel secondo tempo Osvaldo realizza (su concessione di Totti) il rigore del definitivo 1-1.

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